TERAMO – La Provincia ha ripristinato la falegnameria interna e con i dipendenti coadiuvati da Lsu ha avviato un programma di piccole riparazioni nelle scuole dopo aver scritto alle dirigenza per avere un quadro degli interventi.
Porte, finestre, banchi rotti; tutto quello che si può accomodare. Sei le dirigenze scolastiche che hanno aderito all’iniziativa, fornendo, nel contempo i dati su iscrizioni e banchi: un dato chiesto dalla Presidenza e che servirà a riallocare gli arredi scolastici da istituti che ne hanno in sovrannumero ad altri dove scarseggiano. Anche in questo caso un’operazione di “manutenzione” ma della spesa corrente.
E a questo proposito sono iniziate le verifiche sulla Cosap dovuta dai concessionari di punti ristoro all’interno degli istituti scolastici: anche loro sono tenuti al pagamento del canone di occupazione di suolo pubblico.
Ammonta, invece, a 1 milione e centomila euro, l’elenco della “spesa” per le manutenzioni ordinarie – infiltrazioni, pavimentazioni, laboratori, bagni etc etc – si tratta di 46 interventi per progetti sotto i 100 mila euro. “In questo caso pianificheremo le manutenzioni innanzitutto con i fondi derivanti dalla vendita della caserma dei Vigili del Fuoco, 200 mila euro l’anno, poi, ci aspettiamo risorse dal Decreto Buona Scuola: risorse anche per gli investimenti più consistenti i quali il settore sta predisponendo le progettazioni” dichiara il consigliere delegato Flaviano De Vincentiis.
E sono 12 i progetti di manutenzione straordinaria, con importi sopra i 100 mila euro ciascuno – da 150 mila euro fino 1 milione – per una spesa complessiva di circa 6 milioni di euro. In questo caso i progetti riguardano interventi strutturali: dai tetti alle palestre.
L'Opinionista © 2008 - 2024 - Abruzzonews supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Informazione Abruzzo: chi siamo, contatta la Redazione, pubblicità, archivio notizie, privacy e policy cookie
SOCIAL: Facebook - Twitter