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Provvedimenti disciplinari per ‘caso’ Stadio ‘Cornacchia’:rinviata l’udienza

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PESCARA – Si terrà  sabato prossimo, 12 maggio, l’udienza presso la Commissione Disciplinare istituita dal Comune di Pescara per valutare la posizione dell’agente di Polizia municipale, un graduato, che lo scorso 14 aprile, durante lo svolgimento della partita Pescara-Livorno, era alla guida dell’auto di servizio che ha ostruito l’accesso di sicurezza dello Stadio ‘Cornacchia’, nella giornata in cui è deceduto lo sfortunato calciatore Morosini proprio sul campo di calcio. Nei suoi confronti la Commissione Disciplinare del Comune ha già avviato un procedimento, ipotizzando una sospensione dal servizio dagli 11 giorni ai 6 mesi sino al licenziamento, e il Presidente della Commissione, il Direttore generale Stefano Ilari, aveva fissato per ieri mattina il contraddittorio con il graduato. I suoi legali però giovedì scorso hanno chiesto un rinvio previsto nel regolamento comunale che la Commissione ha dovuto quindi accordare, ma entro il limite massimo dei cinque giorni.

Il sindaco Albore Mascia, ribadendo  che si farà piena chiarezza su quanto accaduto allo Stadio ormai quasi un mese fa e chi ha sbagliato pagherà, ha ripercorso:

è bene ricordare che l’ufficiale si è già assunto le proprie responsabilità nella relazione di servizio redatta il 15 aprile  e nel documento il graduato ha anche raccontato di aver lasciato l’auto in quella posizione perché il piazzale era occupato da molte altre auto di servizio delle Forze dell’Ordine. Il graduato, un uomo che indossa con molta dignità e rigore la divisa, guidava personalmente l’auto e in quel giorno aveva il compito di raggiungere la sede operativa del Gos al secondo piano dello Stadio, nel punto più alto dell’impianto, e ricordiamo che il Gos presiede alla vigilanza e alla sicurezza dello Stadio. Il graduato stava svolgendo adempimenti per l’incontro in corso e stava lavorando per organizzare la partita prevista per l’indomani, quella del Giulianova, dunque stava lavorando. E’ evidente che quando ha percepito la gravità dei fatti in campo, ha subito cercato di raggiungere il piazzale: l’ascensore era occupato, le gradinate erano intralciate dal pubblico ed è arrivato pochi istanti dopo che era stato rotto il finestrino per la rimozione dell’auto. E’ chiara la responsabilità dell’agente e l’amministrazione comunale ha già annunciato un atteggiamento di fermezza perché è giusto che chi sbaglia paghi, se lo aspetta Pescara, se l’aspetta l’Abruzzo e se l’aspetta l’Italia intera e la leggerezza è stata imperdonabile. Per tale ragione –abbiamo avviato un procedimento disciplinare che è amministrativo, ossia non è in capo all’esecutivo, ma dell’ordine Dirigenziale. Si è costituito il Collegio disciplinare, presieduto dal livello apicale dell’Ente pubblico, ossia il Direttore generale Ilari, con il Dirigente della Polizia municipale Carlo Maggitti e il Dirigente al Personale Gabriella Pollio. Il Direttore generale ha già avviato le procedure per ‘la violazione dei doveri comportamentali prevista dall’articolo 18, 1° comma, lettera i del Regolamento di Disciplina dell’Ente’ e ciò porterà a un contraddittorio inizialmente fissato per la giornata odierna, concedendo alle parti il tempo necessario per effettuare le opportune valutazioni anche alla luce delle prime risultanze dell’esame autoptico condotto sul corpo di Morosini. Il procedimento disciplinare avviato prevede la sospensione dal servizio da 11 giorni sino a 6 mesi; se poi dovessero emergere profili diversi, ovvero se dovesse emergere un nesso di causalità tra l’auto della Polizia municipale e un ritardo nei soccorsi, allora si potrebbe arrivare sino al licenziamento. Giovedì scorso, tuttavia, i legali dell’agente hanno presentato alla Commissione disciplinare la richiesta di un breve rinvio dell’udienza, che a questo punto è stata fatta slittare a sabato prossimo, 12 maggio, un rinvio che comunque non muta il quadro delineato e non toglie nulla alla fermezza con la quale l’amministrazione comunale intende affrontare l’intera vicenda.

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