Parla così Adriano Tocco, consigliere comunale e vicepresidente di Federalberghi Pescara, che interviene in merito alle polemiche relative allo stato delle acque del fiume Saline e del mare di Montesilvano.
«Dopo tantissimi anni di totale inerzia, questa Amministrazione è l’unica ad aver concentrato la massima attenzione al monitoraggio delle acque, proprio per garantire la tutela della salute pubblica, come riconosciuto anche dalle associazioni apolitiche che sul territorio si occupano di salvaguardia ambientale. Sono stati promossi innumerevoli incontri con gli Enti preposti al monitoraggio e al controllo delle acque, sollecitati campionamenti e prelievi e proposto l’incremento nella frequenza delle analisi. Non ci risultano, invece, azioni in tale direzione proprio da parte di chi ci ha preceduto.
Al contrario la nostra Amministrazione ha ampiamente dimostrato la massima apertura e disponibilità alla collaborazione con i soggetti competenti. Fino ad oggi l’Arta, unico Ente preposto all’attività di controllo e di campionamento in tutta la Regione, non ci ha consegnato una sola analisi che presenta risultati al di fuori dei limiti consentiti. Ultimi in ordine di tempo i controlli di febbraio 2016, i cui risultati sono perfettamente nei limiti.
In merito alla balneabilità del mare, la normativa regionale prevede che i prelievi vengano eseguiti, ad opera dell’Arta Abruzzo, una volta al mese, nel periodo che va da aprile a settembre. Ciò significa che per il 2016, non sono ancora stati eseguiti campionamenti che possano stabilire o meno la balneabilità del nostro mare. L’equazione che affianca l’ordinanza di declassificazione dei molluschi alla balneabilità è un atto disonesto nei confronti dei cittadini, che serve solo a procurare allarme nei montesilvanesi, e ottenere 5 minuti di visibilità per se stessi. Chi continua dunque a gridare allo scandalo lo fa irresponsabilmente, senza rendersi conto delle gravissime conseguenze che tali affermazioni hanno sull’unico settore trainante dell’economia della città, quello turistico, che evidentemente e masochisticamente si vorrebbe distruggere con affermazioni false e strumentali».
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