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Quarto sciopero globale per il clima a Pescara: ecco quando

da Redazione

sciopero globale per il clima Pescara

Fridays For Future Pescara (FFF) scenderà in piazza venerdì 29 novembre, con appuntamento alle ore 9 in Piazza Unione

PESCARA – A pochi giorni dalla 25a Conferenza delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici, FFF tornerà a fare pressione affinché anche chi ci governa si occupi dei temi della mitigazione del riscaldamento globale e della giustizia climatica. Parlano le attiviste e gli attivisti del movimento Fridays For Future Pescara: “L’impatto mediatico delle recenti mobilitazioni ha prodotto un notevole interesse da parte dell’opinione pubblica, ma Comune e Regione continuano ad attuare e progettare politiche fortemente impattanti sul piano ambientale”.

“Nelle diverse proposte per la città susseguitesi da parte dell’amministrazione in questi mesi, non è presente un piano concreto di azione per il clima, tutt’altro. Le strategie economiche e politiche pianificate per Pescara sono sempre le stesse, basate sulla cementificazione indiscriminata. È il caso del piano per la costruzione di un polo universitario nell’area ex Cofa, a ridosso del mare, in una zona non servita da mezzi pubblici e fortemente soggetta ad allagamenti”.

“Manifesteremo, in solidarietà con le lotte nel territorio della Valle Peligna, anche contro la costruzione della centrale di compressione del gas necessaria per il funzionamento della grande opera del gasdotto SNAM. Il mito delle “energie di transizione” è stato già sfatato dalla letteratura scientifica, non possiamo permetterci nuovi investimenti sulle fonti fossili. Manifesteremo contro l’indecente proposta di sfratto dello sPaz da Villa Fabio, luogo cardine per tanti percorsi ecologisti, dove tra gli altri FFF Pescara è nata, è cresciuta e ha aperto la Scuola di Ecologia Politica “AltroClima”.

Attraverseremo luoghi dimenticati della città, per renderli di nuovo visibili e metterli al centro dell’attenzione pubblica, per concludere la manifestazione con una piantumazione di alberi autoctoni, presso il Giardino Fluviale. Pretendiamo reali politiche di mitigazione dei cambiamenti climatici, che devono essere implementate su un piano nazionale, ma non sollevano dalle loro responsabilità le amministrazioni regionali, provinciali e comunali, da cui può e deve partire un cambiamento. Torneremo in piazza il 29 novembre per il Quarto Sciopero Globale per il Clima, per ricordare che l’emergenza climatica la stiamo già vivendo e non c’è più tempo da perdere. Dobbiamo immediatamente mettere in campo soluzioni sempre più forti di mitigazione dell’innalzamento delle temperature dovuto al riscaldamento globale di origine antropica. Cambiamo il sistema, non il clima!”.