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“Quell’Italia di là dal mare”, spettacolo video per la Giornata del Ricordo

da Redazione

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PESCARA – Giovedì 10 febbraio 2022 per la Giornata del Ricordo “Quell’Italia di là dal mare” uno spettacolo in video sull’esodo giuliano-dalmata sul Canale You Tube del Florian drammaturgia e regia Giulia Basel realizzazione e regia video Alessio Tessitore. Con Giulia Basel, Donatella Bracali, Emanuela D’Agostino, Antonella De Collibus, Umberto Marchesani, Chiara Sanvitale, Alessio Tessitore, Flavia Valoppi, Alessandro Vellaccio, Anna Paola Vellaccio, Massimo Vellaccio. Suono in presa diretta Isabella Micati, fonico riprese musicali Renato Barattucci, assistente Matteo Panzieri.

“Non è vero che io, e tutti i trecentocinquantamila esuli istriani, siamo, eravamo, borghesi e fascisti. Non è vero che tutta l’Istria era slava e doveva tornare alla Jugoslavia. Non è vero che tutta la mia gente è solo nostalgica e irridentista”. “E se foste rimasti? Se con astuta pazienza foste rimasti in Istria, a casa vostra, le vostre case, le vostre stalle, le vostre campagne, i vostri appartamenti, non sarebbero stati occupati. Tutti i liberatori se ne sarebbero andati, uno dopo l’altro”. “Non fummo noi a volercene andare; la verità era ed è che “loro” non ci volevano su quelle terre, di cui pretendevano di cancellare, insieme alla nostra presenza, anche la storia…”

Con questo dialogo a distanza ha inizio la produzione Florian Metateatro sull’esodo giuliano-dalmata, con le parole di Anna Maria Mori e Nelida Milani, due straordinarie scrittrici entrambe istriane di Pola, che mirabilmente esprimono le ragioni e i sentimenti degli “andati” e dei “rimasti” comunque esuli di un’Italia di là dal mare, che sopravvive oggi, e con difficoltà, più nel ricordo che nella realtà.

Con la legge n. 92 del 30 marzo 2004, il Parlamento italiano ha ufficialmente riconosciuto il 10 febbraio quale “Giorno del Ricordo”, per commemorare la tragedia degli italiani vittime delle foibe e costretti all’esodo dall’ Istria, da Fiume e dalla Dalmazia nel secondo dopoguerra, nel contesto della complessa vicenda del confine orientale.

Il Florian Metateatro fa suo l’intento di diffondere la conoscenza dei drammatici eventi che costrinsero centinaia di migliaia di connazionali, abitanti in “quell’Italia di là dal mare”, a lasciare le loro case spezzando secoli di storia e di tradizioni. Il teatro, la poesia e la musica sono gli strumenti per avvicinare un dolore a lungo rimosso.

La drammaturgia è di Giulia Basel, che ne cura anche la regia; la regia video e la sua realizzazione è invece di Alessio Tessitore. Lo spettacolo riesce a riportarci a quei giorni e al sentimento degli esuli e dei “rimasti”.

I brani vanno a comporre un percorso emozionale che avvicina lo spettatore alla Storia, sono tratti da opere di Enzo Bettiza, Marisa Madieri, Marino Micich, Nelida Milani, Anna Maria Mori, Miryam Paparella Bracali, Paolo Santarcangeli, Ester Sardoz Barlessi, Scipio Slataper, Giani Stuparich, Fulvio Tomizza, Iginio Toth, Diego Zandel, tutti autori italiani esponenti del ricco patrimonio culturale giuliano-dalmata. Le note al pianoforte di Simona Ampolo Rella e al violoncello di Giovanna Barbati, che suoneranno brani del compositore istriano Pietro Tartini e di Verdi, accompagneranno gli attori in un crescendo di emozione e coinvolgimento. Con la collaborazione di ANVGD-Associazione Nazionale Venezia-Giulia Dalmazia e ADIM-LCZE Associazione Dalmati Italiani nel Mondo – Libero Comune di Zara in Esilio.

Una produzione Florian Metateatro da seguire sul web, sul Canale You Tube del teatro, che con i periodi di chiusura dello scorso anno è divenuto un luogo vivo di fruizione, con i trailer degli spettacoli e delle tante residenze che anche in questi anni hanno animato il Florian Espace, con le nuove produzione audiovisive e gli eventi on line; il tutto curato da Alessio Tessitore, coadiuvato da Isabella Micati e con il coordinamento tecnico di Renato Barattucci. A questo si continueranno ad aggiungere produzioni nuove ma anche l’archivio di questi 35 anni di lavoro nel teatro che il Florian Metateatro può vantare.

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