ABRUZZO – Raccolta firme dell’Unione Difesa Consumatori (U.DI.CON.) contro gli aumenti sulla bolletta della luce, dovuti alla ripartizione dei debiti degli utenti insolventi.
Con delibera n. 50/2018 l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) ha deciso di ripartire tra i cittadini che pagano regolarmente le bollette i costi delle morosità di altri e delle insolvenze delle aziende del settore in difficoltà.
Tale decisione, secondo l’Unione Difesa Consumatori (U.DI.CON.), è assolutamente iniqua oltre che inaccettabile, ed è per questo motivo che l’U.DI.CON., a seguito delle proteste e delle segnalazioni sugli organi d’informazione e sui social di coloro che pagano regolarmente e non hanno intenzione di vedersi addebbitare spese non dovute, ha avviato in tutta Italia una raccolta firme per chiedere alle istituzioni competenti la revisione integrale della delibera.
L’associazione intende chiedere all’Autorità una revisione integrale della normativa, la partecipazione ad un tavolo di lavoro, e l’annullamento di aumenti da parte dei gestori. L’Associazione, tramite i suoi legali, presenterà presto un ricorso al TAR contro la delibera dell’ARERA.
A tal proposito, il Presidente regionale dell’U.DI.CON., l’Avv. Stefania Centorame ha commentato: “La delibera è ingiusta e va modificata, affinchè nessun costo non dovuto sia addebitato ai consumatori. In Italia e in Abruzzo – ha continuato il Presidente Regionale dell’U.DI.CON. – ogni sede U.Di.Con si è attivata e sta svolgendo la raccolta delle firme per avviare azioni a tutela dei consumatori ed ottenere la rettifica integrale della delibera n.50/2018. In particolare – ha specificato l’Avv. Stefania Centorame – la sede regionale di Pescara di Via del Circuito n. 70, la sede zonale di Montesilvano di Via D’Andrea n. 6, la sede zonale di Chieti di Viale Abruzzo n. 407 e le sedi provinciali di Teramo e L’Aquila, saranno aperte tutti i giorni con orario continuato sino al 23 marzo 2018 per permettere ad un numero maggiore di consumatori di poter dare voce ai propri diritti di difesa tramite la nostra associazione”.