PESCARA – “Apprendiamo con favore la notizia che il Comune ha acquisito nella propria disponibilità un terreno fino ad oggi di proprietà della Croce Rossa Italiana, tra l’edificio che sarà il Museo del mare ed il padiglione occupato dal mercato al minuto del pesce lungo la Riviera nord, nella zona della Madonnina. E’ condivisibile anche lo spostamento in quello stabile del Centro Recupero e Riabilitazione Tartarughe Marine “Luigi Cagnolaro” che, nella nuova sede, potrà interagire col futuro Museo; così come appare positiva la soluzione dell’annosa carenza di una sede stabile per la Croce Rossa con i locali di piazza Berlinguer, anche se resta il rimpianto per il mancato decollo dell’Urban Center, un luogo della partecipazione che lì si era pensato di far vivere nello scambio tra i progetti e le istanze dei cittadini; questo tema andrà ripreso, trovando un’altra localizzazione ed una formula efficace di gestione. Leggiamo che l’area, attualmente a parcheggio, sarà destinata a verde; questo è giusto e pone le premesse per un ripensamento della zona e di tutto l’insieme degli edifici che insistono sulla curva della Riviera.
Dopo tanti ritardi e, addirittura, la revoca di finanziamenti già disposti, il completamento del Museo del mare è il primo tassello essenziale, continuando il lavoro iniziato con la Fondazione Genti d’Abruzzo che oggi lo ha in gestione e salvaguardando gli scheletri dai cetacei (oggi smontati) e le collezioni di conchiglie recuperate dagli scantinati del Museo “Colonna” (oggi precariamente conservati). Ma anche i mercati al minuto e, soprattutto, all’ingrosso devono essere coinvolti nel ripensamento dell’area; dopo il previsto spostamento della funzione nell’area portuale Sud, si rende disponibile il grande edificio che la ospitò, esito di un concorso nazionale di architettura, che conserva l’originaria impronta anche se oggetto di deprecabili interventi come la demolizione della torre –serbatoio idrico e l’ampliamento successivo.
Questi tre contenitori (i due mercati e il futuro Museo), con le aree interposte sottratte alle automobili, possono costituire un nuovo polo culturale, ospitando anche il Museo della Marineria, luoghi di incontro e di svago. Al di là della Riviera, sul mare si estende lì un’area di grande valore naturalistico, con flora dunale e fauna protetta; Italia Nostra negli anni scorsi coinvolse le scuole per la sua classificazione e manutenzione ed oggi essa può rappresentare il naturale completamento dei nuovi musei, con sperimentazioni, percorsi didattici guidati, produzione di audiovisivi collegando ad essi la piccola riserva di naturalità destinata ad aumentare con il progressivo insabbiamento indotto dai nuovi moli verso Nord. Italia Nostra fa voti affinché l’Amministrazione comunale colga le potenzialità di quest’area, oggi degradata, per farne un luogo di eccellenza destinato alla cultura ed al tempo libero che integri le architetture storiche in un grande progetto urbano” è questa la nota di Italia Nostra sul recupero dell’area “Museo del Mare ed ex mercato ittico”.