COSI’ IN CAMPO – Reggina con Atzori sceglie di fare un pò di turn over tenendo a riposo Acerbi, Viola e Campagnacci, a cui si aggiungono gli acciaccati Giosa e Colombo. Ben, cinque dunque le novità nella formazione titolare rispetto a quella schierata a Frosinone (Cosenza, Costa, Laverone, Tedesco e Barillà).
Pescara che torna al 4-4-1-1 con Soddimo di supporto a Ganci e con gli inserimenti di Mazzotta per Petterini e Del Prete per Gessa squalificato. A partita in corso Pescara sempre più proiettato sull’offensiva dopo lo svantaggio del 15esimo con il 4-4-2 una volta entrato Sansovini, fino ad arrivare ad un 4-1-3-2 con Verratti e Stojan a dare energia ed idee in attacco.
REGGIO E RISPOSTA – Partono forte gli uomini di Astori che per circa 20 minuti costringono sulla difensiva un intimorito Pescara. I biancoazzurri hanno messo tempo infatti a carburare e Bonazzoli e company hanno approfittato per creare diverse occasioni pericolose. Al 6′ Del Prete salva in corner una punizione dalla sinistra di Tedesco che attraversa lo specchio della porta. All’11’ uno spunto di Laverone che sulla destra salta prima Bonanni e poi Mazzotta impegnando sul primo palo Pinna che devia in corner. Quindi al 16′ Missiroli su un inserimento nell’area piccola, colpisce di testa, ma il portiere biancoazzurro smanaccia il pallone. Un minuto dopo in mischia è Bonazzoli a colpire di testa, spalle alla porta, con il pallone che si alza sopra la traversa.
Al 24′ sussulto del Pescara che prima con Bonanni dal limite dell’area impegna di pugni Puggioni quindi sulla respinta è Ganci da posizione centrale a colpire in pieno la traversa a portiere battuto. Al 31′ Bonanni ha una buona intuizione su corner ma il pallone a giro supera la traversa.
IL COLLANTE FA PRESA – Il Pescara prende coraggio e prende le contromisure agli amaranto che stentano a trovare spazi e palloni utili per un troppo isolato Bonazzoli. Funziona la formula “collante” di Soddimo che riesce a far compattare bene il centrocampo lasciando la difesa sempre bene coperta dai centrocampisti. Così l’unica palla gol da registrare è del giovane Rizzo che su punizione sfiora la traversa. Il Delfino si fa apprezzare con Ganci al 37′: buona la girata da fuori area, un pò meno la conclusione che si spegne di un paio di metri a lato. Il tempo si conclude senza recupero e in una situazione di sostanziale equilibrio.
CAMPAGNACCI SVEGLIA L’ATTACCO – Cambia la musica amaranto nella ripresa con l’ingresso di Campagnacci che rivitalizza l’attacco. Missiroli può così tornare nel ruolo più congeniale di centrocampista offensivo e anche Bonazzoli ha più spazi per i movimenti offensivi. Già al 2′ minuto la neoentrata punta umbra classe ’87 ha una clamorosa occasione sul filo del fuorigioco quando passa dietro i centrali del Pescara, stoppa di tacco si accentra calciando sul palo interno, quindi sulla seconda conclusione di Rizzato, Pinna si oppone bene. Al 5′ una deviazione sul tiro di Campagnacci diventa un ottimo assist per Missiroli che da ottima posizione, in area, calcia di poco a lato. Si vede il Pescara con Cascione che di testa impegna Tomasig che in tuffo si rifugia in angolo, comprendo attento il primo palo.
BONAZZOLI INFALLIBILE, IL PESCARA LE PROVA TUTTE E AL 90′ … – Al 15′ si sblocca il match: Bonazzoli sfrutta un buco difensivo del Pescara con Zanon per giocare nello stretto, prima aggirando Mengoni, poi freddando Pinna sull’uscita con un preciso diagonale. Il bomber di Asola, al suo settimo centro stagionale, dimostra di essere il valore aggiunto di una squadra che ha trovato il guisto assetto offensivo con l’ingresso di Campagnacci che, giocando a tutto campo, ha messo più volte in crisi, con la sua velocità e forza fisica, una difesa biancoazzurra provata dalla fatica e dal terreno reso pesante dalle abbondanti pioggie scese nelle ultime ore.
Al 22′ bella l’azione che smarca al tiro Soddimo che, contrastato, conclude alto. Al 23′ Tedesco prova una conclusione velenosa dalla lunga distanza, Pinna devia in corner. 29′ Rizzo per Campagnacci che viene anticipato in uscita provvidenzialmente da Pinna che gli esce sui piedi. Quindi al 32′ ancora un assist di Ganci questa volta per Cascione che da fuori area impegna a terra in due tempi il portiere amaranto.
Il Pescara si riversa gradualmente nella metà campo dei padroni di casa anche grazie alle sostituzioni che hanno regalato un Delfino decisamente a trazione anteriore con Sansovini, Verratti e Stojan a portare freschezza e facendo salire il baricentro della squadra, a tratti decisamente ma anche giustamente sbilanciata. Al 35′ minuto ottimo passaggio di Bonanni nello stretto per Sansovini che dal limite dell’area si fa respingere dalla difesa una temibile conclusione da fuori area. Quindi l’azione che poteva decidere il match: al 45′ nell’area piccola Laverone respinge di piedi un gol già fatto da Mengoni che nell’occasione ha calciato un pò troppo debole di esterno. Dopo 5 minuti di recupero i biancoazzurri escono sconfitti ma a testa alta da Reggio a conferma dell’ottima filosofia di gioco impressa da Di Francesco (mai un pallone buttato via) ma anche l’imprevedibilità di alcuni giocatori della Reggina che potranno far fare il balzo di qualità ad una squadra decisamente lanciata alla lotta promozione.
Resta il rammarico per la traversa di Ganci e la conclusione nel finale di Mengoni in una gara dove il pari non avrebbe rubato niente agli avversari…
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