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PESCARA – I fondi destinati al Sociale, dal 2008 ad oggi, sono stati dimezzati in Abruzzo di oltre il 50 per cento, tra provvedimenti del governo nazionale e di quello regionale. La Regione Abruzzo inoltre, è l’unica in Italia ad aver annullato, con un provvedimento retroattivo, i fondi della legge 13 del 1989 contro le barriere architettoniche. In questo modo circa duemila abruzzesi con disabilità non hanno percepito e non percepiranno i contributi finalizzati all’eliminazione delle barriere negli edifici privati, hanno subito tagli indiscriminati alla riabilitazione fisioterapica.Questi sono stati gli argomenti contestati nella manifestazione che i diversabili dell’Associazione Carrozzine Determinate Abruzzo attueranno martedì prossimo 17 settembre a L’Aquila. L’iniziativa è stata presentata in conferenza stampa dal presidente e dal vicepresidente dell’associazione, Claudio Ferrante e Niclo Durante, che per l’occasione hanno indossato maglie da carcerati. Presenti, nella sede della Regione Abruzzo a Pescara, consiglieri regionali, provinciali e comunali, sindaci di diversi Comuni, esponenti del mondo associazionistico regionale, il deputato Gianluca Vacca (M5s) e l’assessore regionale ai Lavori pubblici Angelo Di Paolo.
Blocco dei lavori del Consiglio regionale, incatenamento davanti all’Emiciclo, sciopero della fame e della sete saranno i mezzi che useranno per protestare il mancato rifinanziamento della legge 13/1989 relativa all’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati, i tagli indiscriminati alla riabilitazione fisioterapica, il mancato finanziamento della legge regionale sulla ‘Vita indipendente’ e il fatto che la Consulta regionale sull’handicap dal 1995 non si sia mai riunita e la mancata attuazione della legge regionale.
La Regione Abruzzo è bugiarda e viola i diritti umani Sono anni che discutiamo e tutti ci avevano assicurato il rispetto della nostra vita, ma questo non è mai avvenuto. Di cosa parliamo? Di disprezzo? Di inciviltà?
Lanciamo un appello a tutti i sindaci, ai cittadini, alle associazioni e alle istituzioni, affinché martedì siano al nostro fianco.
hanno affermato Ferrante e Durante, mostrando una fila di mattoni predisposta sul tavolo con sopra un pupazzo di Pinocchio.
Riguarda alla legge 13, l’assessore Di Paolo ha detto:
Nel mio capitolo di bilancio i fondi non ci sono, ma ho chiesto al Governo regionale di disporre 2 milioni per coprire le mancanze dal 2008 a oggi. Io farò questa battaglia insieme a voi e chiederò di mettere a disposizione le risorse necessarie.
Oltre a Di Paolo hanno già annunciato l’adesione alla mobilitazione i consiglieri regionali Claudio Ruffini, Marinella Sclocco (Pd), Maurizio Acerbo (Prc) e il deputato Vacca.
Ferrante, presidente dell’associazione Carrozzine Determinate prosegue, affermando con forza che in Abruzzo non esistono più servizi per la disabilità e non c’è più rispetto per la dignità della persona e pone sotto accusa il taglio lineare e retroattivo, del 10%, inflitto alle prestazioni riabilitative:
Ci sono bambini, che avrebbero bisogno di fare logopedia, costretti a sostenere liste d’attesa di oltre un anno. E’ un lasso di tempo che può risultare decisivo per il loro recupero e che invece viene perso, con il rischio che si verifichino danni irreparabili.
Ci sono famiglie che si sono indebitate per garantire la salute ai propri figli . D’altronde chi ha un’invalidità del 100% percepisce 270 euro al mese, ovvero quanto i politici, pagati per assumere queste scellerate decisioni, guadagnano nel giro di mezza giornata.
A peggiorare il quadro, l’annullamento retroattivo dei fondi per l’eliminazione delle barriere negli edifici privati. Se una persona viene coinvolta in un incidente e resta paralizzata, al ritorno dall’ospedale rischia di ritrovarsi prigioniera in casa propria . Quelle risorse sarebbero servite a rendere un po’ più libere le persone disabili e invece, in Abruzzo, chi è ricco può comprarsi una nuova casa, mentre tutti gli altri sono destinati a restare in prigione.
Nel mirino di Carrozzine Determinate anche la mancata applicazione della legge regionale 57, che prevede interventi a favore della vita indipendente, con particolare riguardo all’assistenza domiciliare delle persone affette da disabilità: entro il 6 marzo scorso la Regione avrebbe dovuto presentare le linee guida, ma i termini sono scaduti e nulla è stato fatto, come ha sottolineato Ferrante:
E’ un provvedimento che accrescerebbe la qualità dell’assistenza e consentirebbe di risparmiare risorse ma alla nostra Regione non sembra interessare.
L’ultima contestazione ha a che fare con l’istituzione della Consulta regionale sugli handicap.Una legge del ’95 impone alla Regione di discutere ogni provvedimento con i disabili e invece nessuno ci ascolta e la Consulta non è mai stata creata.
Il consigliere Pdl Riccardo Chiavaroli prende le difese della maggioranza :
‘Da parte nostra c’è il massimo impegno a trovare una soluzione ai disagi che purtroppo si sono trovati ad affrontare i disabili. La verità è che non abbiamo mai smesso di occuparci di queste problematiche, di cui siamo perfettamente consapevoli. E’ inutile negarlo: c’è un problema di risorse finanziarie, complicato da superare a causa del taglio dei trasferimenti statali che fino ad oggi, anche quando la Regione era governata dal centrosinistra, servivano a finanziare sia questo tipo di interventi, sia le prestazioni riabilitative.
E’ dunque troppo facile oggi scaricare le responsabilità sugli avversari: è semplice assicurare tutti i servizi quando a pagarli è lo Stato. Adesso gli oneri gravano sul già magro bilancio della Regione, ma sono certo che il Consiglio regionale individuerà il percorso più adatto per recuperare uno stanziamento il più possibile adeguato per superare le difficoltà attuali.
Anche la deputata del Pd Vittoria D’Incecco, componente della Commissione Affari sociali della Camera, che annuncia il suo sostegno alla manifestazione del 17 settembre, a L’Aquila, promossa dall’Associazione Carrozzine Determinate Abruzzo:
E’ arrivato il momento di voltare pagina e dare risposte al mondo della disabilità.
Martedì presenterò un’interrogazione parlamentare per portare all’attenzione del Governo l’inaccettabile condizione, in cui sono costretti a vivere i cittadini abruzzesi disabili e trovare una soluzione concreta alle difficoltà quotidiane di tante famiglie.
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