Home » Attualità » Politica » Regione Abruzzo, limitazione attività venatoria: la protesta di Italcaccia

Regione Abruzzo, limitazione attività venatoria: la protesta di Italcaccia

da Redazione

italcaccia

La decisione della Regione di anticipare la chiusura ad alcune specie migratorie trova un netto dissenso nell’associazione

PESCARA – L’italCaccia di Pescara alza la voce. Lo fa attraverso il suo presidente, Gabriele Ermesino, che contesta apertamente la decisione della Regione Abruzzo di anticipare la chiusura e limitare l’attività venatoria ad alcune specie migratorie, tra queste la beccaccia, con il grave rischio di favorire azioni scorrette.

“Con il provvedimento della Regione Abruzzo prot. RA/0360427/18 del 21/12/2018″, conferma il massimo dirigente provinciale dell’associazione venatoria, ” è stato disposto di chiudere anticipatamente la caccia alla beccaccia e limitare il prelievo del selvatico in 4 giornate ben precise. Un intervento che secondo la stessa Regione ed ISPRA, è stato necessario adottare al fine di garantire che la suddetta specie, durante il periodo della riproduzione, non venga cacciata e non subisca le maggiori pressioni venatorie nel periodo, considerato più favorevole . L’Ispra” aggiunge Gabriele Ermesino“, nel parere inoltrato alla Regione, espone che sarebbe preferibile il prelievo della succitata specie in 4 giorni ma non fissa e stabilisce delle regole ben precise. Inoltre bisogna tener presente che così facendo la pressione venatoria, sulla specie beccaccia, aumenta e non diminuisce poiché molti cacciatori si concentreranno in grande massa soprattutto in quei giorni in cui la specie potrà essere cacciata. Altra nota negativa e fortemente in contrasto con quanto espresso dai competenti organi istituzionali, è che la beccaccia è cacciabile nelle regioni limitrofe fino alla data del 31 Gennaio. Allora bisogna chiedersi come mai, solo in Abruzzo bisogna adeguarsi a determinate regole? Proprio qui in Abruzzo, succede questo ed altro, in una regione ormai considerata il polmone verde dell’Italia e dove ogni anno ci si trova a combattere per avere un calendario venatorio dignitoso o almeno pari a quello delle regioni limitrofe.

L’Italcaccia”, prosegue il presidente,” si è sempre mostrata vicino alle problematiche legate alla migratoria, tanto che più volte, in sede di consulta regionale, ha espresso l’idea di limitare la caccia alla beccaccia nel mese di Gennaio a 3 giornate fisse a settimana con il prelievo di 1 capo max al giorno e comunque fino al 31 Gennaio. Altra nota fondamentale è stata giocata dal clima che, purtroppo quest’anno, nei periodi maggior affluenza della specie, non ha consentito la caccia alla stessa. La chiusura anticipata alla beccaccia, potrebbe ancor di più inasprire il buon senso di ogni cacciatore costringendolo, così, a trasgredire le attuali disposizioni, in quanto incentivato dal fatto che nelle regioni limitrofe la caccia alla stessa specie è consentita fino al 31 Gennaio. La Regione Abruzzo avrebbe potuto valutare molti aspetti, prima di prendere tali decisioni in merito; così facendo ha denigrato la categoria cacciatori lanciando un chiaro segnale che è quello di essere contro quella passione che lega molti cacciatori nel pieno rispetto delle regole e della famigerata legge che disciplina la caccia la n. 157/92. Con questa nota” conclude Gabriele Ermesino ” l’ItalCaccia esprime il suo pieno disappunto su quanto accaduto augurandosi che in futuro si prospettino nuove soluzioni e nuove disposizioni per andare incontro a molti amici cacciatori che condividono questa passione”.

Ti potrebbe interessare