L’AQUILA – La decisione di rinviare la seduta, straordinaria e ordinaria, del Consiglio regionale di ieri non va giù al Gruppo Consiliare di Forza Italia alla Regione Abruzzo che in un comunicato la bolla come una scelta inaccettabile, scellerata, da parte di una maggioranza di sinistra ormai a pezzi e che versa in un immobilismo imbarazzante. Viene sottolineato il disastro dei trasporti abruzzesi rilevabile dal fatto che
“Il pretesto ufficiale è il mancato ritorno in sede del Governatore, impegnato a Roma per il Piano di riordino della sanità, ma la verità è che la maggioranza è scollata e mai avrebbe superato l’impatto del Consiglio straordinario sulla crisi dei trasporti – ha osservato il Gruppo di Forza Italia -. Sul tavolo c’era il documento che abbiamo presentato che inchioda il Governatore D’Alfonso alla parabola drammatica degli ultimi 22 mesi di amministrazione Pd. Partiamo con i porti abruzzesi di Ortona e Pescara: sul primo pende un dragaggio in grave ritardo e il blocco dei lavori di realizzazione per i ricorsi presentati sulla gara d’appalto, oltre alla questione irrisolta della vasca di colmata per la collocazione dei fanghi di risulta; peggio ancora il porto di Pescara che non ha un nuovo Piano regolatore portuale a causa del colpevole ritardo con cui Comune e Regione rispondono alle osservazioni del Consiglio superiore dei Lavori pubblici.
Tutto ciò ha reso impossibile la gara d’appalto per l’apertura della diga foranea, opera in variante al vigente Piano portuale, con la conseguente perdita di una prima percentuale del finanziamento Fas vincolato; a giugno perderemo un’altra tranche di finanziamenti, ed è gravissimo se pensiamo che la diga è la principale causa dell’inquinamento del nostro litorale. Senza dimenticare che entrambi i porti dovrebbero rientrare sotto l’egida dell’Autorità portuale di Civitavecchia, perdendo l’autonomia gestionale e programmatoria e bloccando lo sviluppo del nostro sistema portuale stesso. Poi l’aeroporto d’Abruzzo – ha proseguito il Gruppo di Forza Italia -: Alitalia da ieri ha definitivamente cancellato il collegamento con Roma, coprendo la tratta con gli autobus; Ryanair è pronta a tagliare tutte le rotte internazionali, e per restare ha posto due condizioni, il taglio delle tasse aeroportuali aumentate dal Governo Renzi, e la rimodulazione dell’Accordo Programma Quadro sui trasporti aeroportuali. Il Governatore D’Alfonso dice che ci sono ‘spiragli’ di trattativa, ma continuiamo a non vedere documenti concreti e a oggi c’è il rischio concreto di veder declassato il nostro scalo.
Non va meglio sul fronte autostradale: a oggi non è possibile consultare i presunti nuovi progetti sulla messa in sicurezza dell’A24 e dell’A25, dunque per ora è confermato il rischio di una revisione del tracciato autostradale che andrà a isolare intere zone della Valle Peligna e della Marsica. Inoltre, non potendo intercettare copia della nuova proposta, resta confermato anche il rischio di introduzione del pedaggio sull’asse attrezzato e sulla Teramo-Mare. Infine – ha ancora osservato il Gruppo di Forza Italia – la ciliegina sulla torta, la Società del Trasporto Unico Abruzzese, l’azienda nata con la fusione forzosa tra Sangritana, Gtm e Arpa che ha oggi enormi problemi economici confermati dallo sciopero generale del settore proclamato dalla Cgil per il prossimo 13 maggio.
Non solo: ai problemi già noti, si aggiungono quelli annunciati dalla dirigente Picardi che, in Commissione, ha già detto che la prossima manovra finanziaria prevede l’ennesimo aumento del costo dei biglietti e l’ulteriore perdita di diversi chilometri di percorrenza dei bus per compensare i nuovi tagli operati dal Governo Renzi per 18milioni di euro. Nonostante questo fosco quadro – ha ancora detto il Gruppo di Forza Italia – il Governatore D’Alfonso e la sua maggioranza non hanno ritenuto abbastanza ‘urgente’ la seduta sui Trasporti, non hanno ritenuto importante esaminare la situazione e assumere degli impegni precisi, che divenissero atto di indirizzo per l’operato dello stesso Governatore. Tale lassismo ci sconcerta, ma ovviamente riproporremo tutti i timori sollevati al prossimo Consiglio pretendendo risposte chiare dal Presidente D’Alfonso”.
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