Home » Attualità » Regione Abruzzo, si sparerà anche a cervi e caprioli

Regione Abruzzo, si sparerà anche a cervi e caprioli

da Donatella Di Biase

Acerbo: “Tutti hanno votato contro Bambi”

PESCARA – L’Abruzzo, regione verde d’Europa,regione dei Parchi ,regione simbolo ,baluardo della difesa dell’ambiente e della biodiversità è sempre più oggetto  di attacco senza uguali che arriva   dalle trivelle, da inceneritori,da  megadiscariche  di rifiuti tossici e da “Ufo” vari e di natura non ben identificata,da cui qualcuno aveva promesso di difenderci.Ora l’attacco è sferrato a quelle specie entrate nell’immaginario collettivo attraverso il disneyano «Bambi» .A denunciarlo è Maurizio Acerbo, ex-consigliere regionale Rifondazione Comunista che in una nota spiega:

Doveroso aggiornare sull’inserimento di cervi e caprioli nell’elenco degli ungulati a cui si può sparare.

Ieri avevo comunicato che la Regione Abruzzo ha modificato alla chetichella il regolamento per la gestione faunistico – venatoria degli ungulati inserendo la possibilità di andare a caccia di cervi e caprioli.

Avevo lamentato il fatto che quello che non era riuscito alla destra per l’opposizione mia e di Walter Caporale ora passa col centrosinistro grazie anche alla latitanza di partiti che si dicono ambientalisti come Sel e M5S.

In realtà ricostruendo i fatti le cose sono andate anche peggio di quanto prevedessi: l’opposizione “ambientalista” cioè il M5S ha votato a favore insieme a tutti gli altri!

Per la precisione il testo arrivato in commissione è stato sostituito da un unico emendamento a firma dei Consiglieri Berardinetti, Mariani, Sospiri, Di Dalmazio, Smargiassi, Febbo e Ranieri. Dunque PD, Forza Italia, la civica di centro destra Abruzzo Futuro e grillini hanno presentato l’emendamento per la caccia a cervi e caprioli! Nel voto di approvazione all’unanimità del testo si sono aggiunti l’ex-M5S Leandro Bracco e il consigliere IdV Lucrezio Paolini.

Sel non c’era, come quasi sempre in commissione, perché l’unico consigliere è Mario Mazzocca che ricopre anche la carica di assessore (questo implicherebbe di organizzarsi meglio per controllare iter provvedimenti).

La commissione si è tenuta lo scorso 11 agosto 2015 e nonostante l’unanime sostegno delle forze politiche presenti in Consiglio Regionale è toccato a un ex-consigliere darne notizia agli abruzzesi dopo pubblicazione sul BURA.

Da notarsi che dal verbale della commissione, disponibile on line grazie alle norme sulla trasparenza fatte approvare anni fa da Rifondazione Comunista, si evince che a discutere del provvedimento siano stati convocati in commissione rappresentanti dei cacciatori e degli agricoltori ma non associazioni ambientaliste e animaliste, cosa che in passato avevamo sempre imposto come doverosa per avere un quadro completo delle problematiche e dei punti di vista.

Rinnovo l’invito a maggioranza e sedicente opposizione a cancellare questa norma vergognosa.

 

D’ALFONSO CONTRO BAMBI: SI POTRA’ SPARARE A CERVI E CAPRIOLI

Ci aveva provato Febbo ma lo avevamo bloccato, ora lo fa il PD mentre Sel e M5S dormono

Nella passata legislatura più volte l’allora assessore Mauro Febbo su pressione di alcune associazioni venatorie aveva tentato di introdurre in Abruzzo la caccia a cervi e caprioli.

E tutte le volte era stato bloccato da Rifondazione Comunista e dagli ambientalisti, con miei ricorsi al collegio delle garanzie statutarie quando provava ad aggirare il Consiglio Regionale e con l’ostruzionismo quando provava a inserire nel regolamento per la gestione faunistico – venatoria degli ungulati.

Ora che Rifondazione Comunista e Verdi non sono più in Consiglio Regionale e al posto di Chiodi c’è D’Alfonso nel regolamento vendono inseriti cervi e caprioli tra gli ungulati su cui si può sparare in quella che dovrebbe essere la Regione Verde dei Parchi.

La destra non riuscì a far sparare a Bambi, ma anche in questo campo a realizzare il programma di Forza Italia ci pensa il PD ovviamente con il supporto del centrodestra.

C’’è da domandarsi cosa stiano facendo partiti che si dicono ambientalisti, come M5S e Sel che è addirittura in giunta, se gli passano sotto il naso cose di questo genere.

La modifica del Regolamento ungulati è stato pubblicato sul BURA n. 33 del 9 settembre con Decreto del Presidente.

Una scelta che ci appare folle considerata anche la valenza che questi animali hanno anche per quanto riguarda il turismo naturalistico.

Premesso che in una Regione che si diceva Verde e che dovrebbe puntare sul turismo naturalistico è poco opportuno aprire la caccia a cervi e caprioli, faccio notare che le aree a maggior densità di cervi sono quelle che secondo il PATOM (piano azione tutela orso marsicano) vanno sottoposte a tutela.

Cervo e capriolo sono due specie che in Abruzzo la caccia aveva distrutto, e sono state reintrodotte a partire dagli anni ’70 nei parchi e nelle riserve naturali. Da allora le due specie si sono gradualmente diffuse ma ancora oggi vi sono ampie zone in cui sono ancora assenti. Insomma in nessun modo si possono accostare cervi e caprioli all’emergenza cinghiali visto che il processo di ricolonizzazione è ancora in atto.

Si tratta di una decisione sbagliata, vergognosa, non a caso assunta alla chetichella. Invito il presidente D’Alfonso a cancellare immediatamente un provvedimento demenziale di puro clientelismo venatorio.

 

www.maurizioacerbo.it/blogs

Ti potrebbe interessare