E’ il titolo del concorso fotografico on line, presentato ieri e finalizzato a modificare gli atteggiamenti e gli stereotipi nell’uso dell’immagine femminile.
PESCARA – Le più belle foto sulle donne possono essere votate on line sul sito concorsofotografico.regione.abruzzo.it, fino al 15 ottobre, da una giuria popolare che contribuirà a far vincere l’immagine che più delle altre avrà rappresentato il genere femminile fuori dagli stereotipi. L’idea del concorso fotografico, denominato “Uno scatto di dignità”, nasce da una risoluzione europea, recepita dal Consiglio regionale abruzzese, su sollecitazione dell’assessore alle Pari opportunità, Federica Carpineta, con l’obiettivo di “contribuire a cambiare gli atteggiamenti e gli stereotipi nell’uso dell’immagine femminile”.
La fase intermedia della prima edizione del concorso è stata presentata ieri dall’assessore, Federica Carpineta, e dal presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano, alla presenza del vicepresidente della Commissione regionale per le Pari opportunità, Gemma Andreini, e della consigliera di Parità, Letizia Marinelli. Hanno partecipato, inoltre, le consigliere regionali Petri e Sclocco e le componenti la Commissione Pari opportunità della Regione Abruzzo. Secondo le organizzatrici, il concorso ha avuto un buon successo di partecipazione con 250 scatti, e di visite al sito, oltre 15 mila contatti. Tra le foto saranno selezionate quelle appartenenti ai due vincitori di livello professionistico e amatoriale, ai quali andrà rispettivamente un premio di 2.000 e di 1.500 euro e l’invio del materiale alle maggiori agenzie pubblicitarie italiane. Sessanta foto saranno comunque selezionate per costituire l’allestimento di una mostra itinerante che sarà inaugurata a Pescara, al Museo delle Genti d’Abruzzo, l’11 novembre, alla presenza del ministro Mara Carfagna. L’allestimento museale costituirà anche il materiale per un catalogo.
Per l’assessore Carpineta
la sensibilità dimostrata da tutte le forze politiche è un fatto di maturità rispetto ai temi di genere e, soprattutto, di grande consapevolezza sugli effetti diretti ed indiretti che i media possono avere sulla società, non soltanto in quanto specchio di un contesto culturale ma anche perché contribuiscono a crearlo.
La vicepresidente Andreini ha posto l’accento anche sulla volontà, attraverso il concorso, di
aprirsi al web come strumento di dialogo con i più giovani e con larghe fasce di popolazione per promuovere temi così cruciali per il nostro futuro.
Una testimonianza di “grande riconoscenza e ammirazione per le donne” e le loro qualità tipicamente femminili è arrivata dal presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano, secondo il quale
è un fatto che le donne siano ormai la maggioranza nei settori che contano. Ma non mi stupisce. Da ragazzo, da studente ho potuto constatare che le donne studiano di più, sono più brave, più volitive con un grande spirito di sacrificio di genere.
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