Con questo si fisseranno regole certe per tutti, ma adeguate alla conformazione e alla tipologia di pescato del mare Adriatico
PESCARA – L’assessore alla Pesca, Mauro Febbo, ha anticipato la proposta che sarà avanzata, con le regioni Puglia, Marche e Molise, al ministro per le Risorse agricole, Giancarlo Galan, nel prossimo incontro di mercoledì 16. Si chiederà il fermo biologico per almeno due anni e che duri non meno di tre mesi.Febbo inoltre ,nel corso di una conferenza stampa, convocata per riferire del colloquio di lunedì a Roma tra Galan e il coordinamento delle quattro regioni e per presentare un convegno operativo sulle problematiche della pesca ,che si svolgerà sabato a Teramo, ha detto:
chiederemo, anche con il supporto di studi scientifici che si arrivi ad individuare un piano di gestione locale che fissi sì delle regole certe per tutti, ma adeguate alla conformazione e alla tipologia di pescato del mare Adriatico.
L’Assessore, enucleando i principali temi di contestazione e di protesta della marineria abruzzese, è stato perentorio, sulla base di quanto confermato anche dal Ministro, sulla impossibilità di intervenire con una qualche iniziativa di modifica del regolamento comunitario che inserisce sia l’uso delle maglie larghe e sia le distanze dal litorale.
Ha dichiarato ancora l’assessore :
c’è da dire su questo che la norma risale al 2006 e la marineria ha avuto quattro anni per controdedurre, anche con studi scientifici, ipotesi di mediazione guardando alla realtà del nostro mare che è certamente diversa da quella dei mari del nord.
La richiesta del prolungamento del fermo biologico, il relativo sostegno economico e di salvaguardia dei livelli occupazionali, il piano di gestione locale costituiranno i punti della piattaforma che gli Assessori delle quattro regioni stanno predisponendo in queste ore, in vista dell’incontro di mercoledì prossimo con il ministro Galan.
Ha aggiunto Febbo :
intanto anche per consentire un confronto operativo tra le istituzioni, ai massimi livelli rappresentate, e la marineria delle quattro regioni abbiamo deciso di organizzare un convegno.
Il convegno si terrà sabato 12 giugno a Teramo (sala convegni Camera di commercio, via Savini, 50).
Ha spiegato il consigliere regionale, Bernardo Rabbuffo :
un convegno che è un vero momento di lavoro perché consentirà alle marinerie di fare proposte ed interloquire con il livello tecnico e politico, che sarà presente anche con l’europarlamentare e componente la Commissione europea pesca, Enzo Rivellini. Secono Rabbuffo, che ha riconosciuto nell’azione dell’Assessorato un forte slancio alla ricerca di soluzioni strutturali ed organiche, le questioni veramente nodali da affrontare riguardano il pesce azzurro e la pesca delle vongole. Il primo perché, per le modalità in cui si svolge, scevro da regole, danneggia il prodotto ittico e limita le possibilità di reddito, il secondo perchè tutta la pesca è limitata al litorale abruzzese sul quale insiste da poco anche un parco marino che ha sottratto sette chilometri di costa. Ecco perché accanto alla richiesta di “un de minimis sarebbe opportuno fissare regole”.
Il presidente della commissione consigliare Agricoltura, Antonio Prospero, ha invece sottolineato anche il risvolto negativo della crisi della marineria sul turismo della ristorazione, ma anche una evidente “incapacità di fare lobbing commerciale, con il risultato di subire decisioni che potrebbero essere facilmente controvertite. Per questo è un ottimo segnale che le quattro regioni limitrofe abbiano costituito un coordinamento.
Al convegno, che sarà coordinato dal consigliere regionale, Bernardo Rabbuffo, interverranno gli assessori delle regioni Marche, Sara Giannini, Molise, Nicola Cavaliere, Puglia, Dario Stefano e Abruzzo, Mauro Febbo, l’eurodeputato, Enzo Rivellini, e le associazioni di categoria. Concluderà il senatore Fabrizio Di Stefano, presenzierà il presidente della Giunta regionale, Gianni Chiodi.
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