PESCARA -Domenico Pettinari,consigliere regionale M5S invita il Presidente di Regione a spiegare il contenuto delle intercettazioni che lo riguarderebbero citate oggi sul quotidiano Il Centro .
Si legge nella nota di Pettinari:
Lo deve ai cittadini e lo deve alle forze politiche presenti in consiglio regionale. Non servono conferenze stampa, dal gusto discutibile, dove si parla di tutto tranne del merito dei fatti, estremamente gravi, che in questi giorni si leggono sulla stampa.
Pretendiamo che venga in Consiglio a riferire esclusivamente sul contenuto delle intercettazioni emerse e, se poi vuole fare una conferenza stampa, la faccia sul contenuto delle intercettazioni.
IL M5S pretende un intervento in aula sul contenuto delle intercettazioni uscite sulla stampa, perché lo pretendono i cittadini. Non deve spiegare altro, non interessa in questo momento altro. Siamo stanchi di voli pindarici su parole e parole al solo fine di ingarbugliare all’orecchio dei cittadini le reali notizie che deve fornire. Un buon amministratore deve saper parlare con tutti, anche con l’ultimo dei cittadini che deve poter capire il contenuto delle affermazioni.
Al mio sollecito di dare spiegazioni avrebbe detto che lo farà in consiglio, adesso deve mantenere questa parole. Non siamo solo nel campo delle indagini, oggi deve far capire il meccanismo delle decisioni adottate da questo Governo regionale: come si compiono gli atti, in quali sedi si istruiscono e si completano i provvedimenti amministrativi. Sono queste le domande che il M5S pone e porrà al Presidente di Regione e lo faremo esercitando le nostre prerogative di sindacato ispettivo nei confronti dell’organo politico.
Ancora una volta mi sento di ringraziare gli organi di giustizia, ai quali troppo spesso è delegata l’attività di rilettura degli atti e dei comportamenti assunti. Queste notizie ci convincono ancora di più della necessitàdi segnalare presunte irregolarità all’Autorità giudiziaria, senza paura di essere definiti “denuncisti” come spesso il Governatore ci appella.
Continueremo a fare il nostro dovere, in ogni grado istituzionale, perché senza l’opera di accertamento non avremmo mai saputo ciò che oggi emerge dagli organi di stampa in tutta la sua drammaticità e negatività. La politica non dovrebbe delegare esclusivamente alla magistratura il controllo di legalità e la ricerca della verità, ma purtroppo, in questo Paese, la politica sembra aver perso quegli anticorpi necessari per evitare tale ricorso. Noi saremo sempre attenti.