Secondo il ministro l’Abruzzo, in tempi molto brevi, avrà una sanità invidiabile, mentre per Chiodi gli amministratori delle città, i cui ospedali sono interessati al processo di riordino, hanno dato dimostrazione di responsabilità
L’AQUILA – Ieri mattina , su invito del presidente della Regione e commissario ad acta per la Sanità Gianni Chiodi, il ministro della Salute, Ferruccio Fazio,è arrivato a L’Aquila per incontrare i sindaci dei comuni i cui presidi ospedalieri sono da riconvertire. L’incontro tra il ministro, il presidente e i sindaci di sette comuni abruzzesi, Casoli, Guardiagrele, Gissi, Tagliacozzo, Pescina, San Valentino e Avezzano, è avvenuto nella sede della Regione Abruzzo a Palazzo Silone.
Il ministro ha detto:
l’Abruzzo, in tempi molto brevi, avrà una sanità invidiabile e, comunque, non peggiore di quella del Nord. I cambiamenti, in quanto tali, creano disfunzioni. Ma questa Giunta ha il coraggio di farli. Del resto, l’esperienza e gli studi dimostrano che i cambiamenti portano vantaggi.
‘E’ importante che in Abruzzo si realizzi quello che negli anni ‘80 è stato fatto da Regioni come Veneto, Toscana, Lombardia ed Emilia Romagna: razionalizzazione delle reti’. Siamo in presenza di territori montuosi . Ma la Valle d’Aosta ha risolto l’handicap con la centralizzazione ospedaliera. E’ un discorso difficile, ma dal confronto odierno è emerso che il Presidente della Regione, il sub Commissario ed i Sindaci, stanno affrontando il problema con la massima determinazione ed avendo a mente che la questione interessa tutti. Quella che stiamo portando avanti è una scommessa per tutti, anche per i Sindaci . Pur con le dovute differenziazioni, tra un caso e l’altro, gli amministratori hanno capito che questa è una scommessa corale.
Il presidente della Regione ha così commentato:
un incontro positivo che ha messo in evidenza il senso di responsabilità dei sindaci dei comuni i cui ospedali sono interessati al processo di riordino.
I sindaci sono consapevoli che la strada è segnata, sono consapevoli che una situazione del genere, che è stata ereditata, non può essere più sopportata dalla Regione Abruzzo, hanno capito che andare avanti sulla vecchia strada significa dequalificare la sanita regionale e quindi conoscono la realtà e condividono questo nostro indirizzo.
Quello che temono soprattutto è che in questa fase di riconversione, cioè nel passaggio da ospedali per acuti a ospedali di comunità o presidi territoriali, ci sia un allungamento dei tempi. Posso dire fin da ora che il nostro impegno è ridurre i tempi e che saremo quanto più possibile vicini ai sindaci con i quali andremo a condividere anche le diverse ipotesi di riconversione in un processo di partecipazione più ampio possibile.
Il presidente della Regione ha poi annunciato che incontrerà in due diverse riunioni i sindaci della Asl di Chieti e successivamente quelli marsicani della Asl dell’Aquila insieme con i massimi responsabili delle aziende sanitarie. Chiodi ha poi ribadito che l’attenzione del governo al processo di risanamento della sanità abruzzese è confermata dal fatto che l’Abruzzo avrà quella priorità necessaria per quanto riguarda la realizzazione dei nuovi cinque ospedali, che andranno a razionalizzare ulteriormente il sistema in un seconda e terza fase.