Il Presidente del Consiglio regionale in apertura dei lavori affronta il ‘caso’ delle minacce al consigliere pentastellato sottolineando che le scuse sono d’obbligo
PESCARA – “L’Aula consiliare è il luogo istituzionale per eccellenza in cui occorre dosare le parole al fine di non creare sentimenti di astio o di minaccia nei confronti di alcuno. Non dovrebbe mai accadere, ma quando l’impeto dei lavori lascia scappare parole di troppo, seppur con spirito cosiddetto goliardico, credo che la questione vada risolta tra galantuomini, con una stretta di mano e porgendo le opportune scuse. Ho scritto una lettera al Vicepresidente Pettinari esprimendogli la mia solidarietà, ben consapevole che alcuni errori non si devono verificare, ma può accadere”.
Lo ha detto il Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri che in apertura dei lavori è intervenuto sul ‘caso’ esploso nei giorni scorsi quando il vicepresidente del Consiglio regionale, il pentastellato Domenico Pettinari, ha segnalato di essere stato oggetto di minacce durante l’ultima seduta del Consiglio regionale, come dedotto dal contenuto di una conversazione fuori microfono tra due consiglieri regionali sugli scranni.
“L’ho già detto in Commissione e lo ripeto oggi nell’aula del Consiglio regionale – ha ribadito il Presidente Sospiri -: purtroppo una inconsapevole superficialità nel parlare, può creare un sentimento di minaccia da parte di un collega, ed è quanto accaduto nella nostra Assise. A me spesso capita di parlare d’impeto senza aver ben valutato il peso delle parole pronunciate, ma quando accade la mia prima preoccupazione è quella di chiarire eventuali malintesi o errori e di chiedere scusa. Nella nostra Assemblea è accaduto che qualcuno abbia pronunciato parole assolutamente non consone al nostro ruolo, e in questo caso le scuse sono d’obbligo”.