La Giunta regionale propone la soppressione di Aptr, Arssa, Arit, Abruzzo Lavoro e Agenzia sanitaria regionale
PESCARA – Il Presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, ha annunciato oggi in conferenza stampa che Aptr, Arssa, Arit, Abruzzo Lavoro e Agenzia sanitaria regionale verranno soppressi.Il Presidente ha parlato “di una vera e propria rivoluzione nella governarce dell’intera regione” e di “svolta epocale che solo questo governo e questa maggioranza politica sono in grado di portare avanti”.
L’annuncio del Presidente della Regione, che nella conferenza stampa era affiancato da tutti gli assessori regionali, è arrivato al termine della Giunta regionale che ha deliberato la prima tranche della riforma degli enti. La Giunta ha infatti presentato un doppio disegno di legge che sopprime l’Arssa, l’agenzia regionale per i servizi di sviluppo agricolo, e l’Aptr, l’azienda di promozione turistica regionale, due fra gli enti regionali più importanti, che impiegano gran parte delle risorse destinate agli enti strumentali.
Ha aggiunto Chiodi:
la prossima settimana verranno presentati in Giunta i disegni di legge per sopprimere Abruzzo Lavoro, Arit e l’Agenzia Sanitaria Regionale. Ci troviamo di fronte ad una svolta epocale che mira a razionalizzare le risorse umane, a migliorare l’efficienza dei servizi regionali e a contenere i costi in settori nei quali in passato la politica ha fatto operazioni poco trasparenti.
Il personale degli enti regionali soppressi verrà trasferito nelle direzioni regionali di competenza e in particolare per Arssa e Aptr al settore agricoltura per quanto riguarda i primi e al settore Turismo per gli addetti dell’Aptr. Sulla soppressione degli enti strumentali Chiodi ha voluto mettere l’ accento sul fatto che:
si tratta di una decisione che è stata fatta in assoluta armonia tra tutti i soggetti di una parte politica regionale. Governo e maggioranza consiliare appoggeranno e voteranno questi disegni di legge. Il messaggio è chiaro: esiste una classe politica responsabile che mira a governare questa Regione nel pieno rispetto del principio di buona amministrazione, liberando l’Abruzzo da un sistema di enti controllati che ha alimentato finora la parte più negativa della politica regionale.
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