L’ha presentata il consigliere regionale di Italia dei Valori, Camillo Sulpizio per avere chiarimenti sulla opportunità dell’insediamento di un impianto di smaltimento e recupero di rifiuti pericolosi
L’AQUILA – Il consigliere regionale di Italia dei Valori, Camillo Sulpizio, in una interrogazione consiliare presentata al Presidente della Giunta regionale, Gianni Chiodi, e all’assessore regionale all’Ambiente Mauro Di Dalmazio, ha chiesto di avere approfondimenti sulla vicenda dell’insediamento, nella frazione di Villanova (Contrada Carlasacco) di Cepagatti (Pe), di un impianto di trattamento chimico-fisico con deposito preliminare e messa in riserva della ditta Ecopetrol di Civitaquana (Pe). In particolare si chiedono ulteriori e legittimi chiarimenti in merito alla sicurezza ambientale e agli eventuali effetti negativi sulla salute .
Informa il consigliere regionale di Idv Camillo Sulpizio:
il Comitato regionale per la Valutazione dell’Impatto Ambientale ha rilasciato alla ditta Ecopetrol il parere favorevole, seppure con alcune prescrizioni, per avviare a Cepagatti la realizzazione di un impianto di smaltimento e recupero di rifiuti pericolosi . In sostanza, l’impianto effettuerà in un opificio industriale già esistente la separazione e la pulizia di serbatoi contenenti petroli e suoi derivati, per una superficie di poco inferiore a 3 mila metri quadri; in previsione saranno lavorate circa 4 mila tonnellate l’anno di fondali e acque di lavaggio dei serbatoi. Nonostante il mio impegno politico ho sempre amato la mia professione di tecnico Eni, quindi, nella fattispecie, non ho nessun pregiudizio rispetto ad impianti di tale natura e portata.
Alcune perplessità, però, mi sorgono spontanee e per questo chiedo alla Giunta regionale di valutare attentamente ogni aspetto della vicenda, prima di rilasciare l’autorizzazione definitiva per una serie di problematiche ambientali. Lo stabilimento dovrebbe sorgere in corrispondenza di un acquifero di elevato interesse con notevole vulnerabilità della falda, visto che è profonda appena cinque metri e potrebbe favorire il contatto tra le lavorazioni previste e la falda stessa. Attorno al costituendo opificio vi sono, inoltre, numerose abitazioni che sarebbero interessate ad inquinamento ambientale ed acustico, visto il tipo di lavorazione della Ecopetrol.
Sarà, pertanto, opportuno chiedere uno studio idrogeologico approfondito poiché a poca distanza scorre il fiume Pescara; infine è necessario stabilire quale impatto determinerà al Centro Agroalimentare “Valle della Pescara”, considerato oggi il più grande mercato ortofrutticolo della nostra regione. L’Idv non è affatto contrario ad iniziative industriali di questo genere che mirano a ridurre il grado di pericolosità dei rifiuti pericolosi, ma è mai possibile che certi siti vengano sempre prescelti in relazione ad interessi contingenti delle ditte operatrici e mai, invece, assumendo come parametro iniziale la localizzazione in un terreno che abbia le caratteristiche necessarie a garantire la sicurezza ambientale e le conseguenze nocive sulla salute? Perché, poi, c’è così tanto silenzio sulla vicenda da parte dell’amministrazione comunale di Cepagatti (maggioranza e opposizione)? Mi auguro di avere risposte esaustive e chiare dal Presidente Chiodi e dall’Assessore Di Dalmazio.
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