Il Consiglio regionale ha approvato la manovra definita dall’Assessore ‘un forte segnale di speranza, frutto del rigore e della concretezza’. Evitato per la terza volta il ricorso all’esercizio provvisorio
PESCARA – L’assessore al Bilancio, Carlo Masci, ieri , dopo l’approvazione del Bilancio preventivo e della Legge finanziaria da parte del Consiglio regionale, ha dichiarato:
nonostante le enormi difficoltà che abbiamo dovuto fronteggiare, siamo riusciti a licenziare un Bilancio che non solo non carica un euro di debito ulteriore sulle spalle dei cittadini abruzzesi ma, al contrario, rappresenta un concreto segnale di speranza per il futuro della nostra regione. Non è un caso che, per il terzo anno consecutivo, sia stato evitato il ricorso all’esercizio provvisorio e non è certo cosa di poco conto.
Un via libera tutt’altro che scontato visto che, nel recente passato, le cose erano spesso andate diversamente provocando pesanti danni all’intero sistema economico regionale. Di questo ringrazio l’intero Consiglio regionale che, in un momento così delicato, ha dimostrato grande senso di responsabilità confermando, nella sostanza, l’impianto disegnato dalla Giunta regionale. Si è trattato di un passaggio fondamentale che, per l’Abruzzo, ha finito per sancire l’abbandono del tutt’altro che lusinghiero primato di Regione più indebitata d’Italia e l’apertura di nuovi ed importanti scenari di ripresa per gli anni a venire.
Non erano poche le criticità alla vigilia dell’approvazione della manovra che prevede entrate ed uscite per complessivi 5 miliardi 800 milioni di euro.
Ha proseguito Masci:
una su tutte l’incertezza sui trasferimenti statali in materia di trasporto pubblico locale che è durata fino a pochi giorni fa. Alla fine abbiamo previsto 80 milioni di euro anche se contiamo di riequilibrare lo stanziamento nel momento in cui il Governo dovesse venire incontro alle esigenze delle Regioni. Questo Bilancio è, quindi, un forte segnale di speranza, frutto del rigore e della concretezza che, in questi anni, hanno caratterizzato il governo della Regione.