La 30esima edizione è in programma sabato 7 e domenica 8 settembre prossimi.Febbo:se il tempo terrà ,sarà un’ottima vendemmia
PESCARA – La 30° edizione della Sagra dell’Uva di Città Sant’Angelo, in programma sabato 7 e domenica 8, è stata presentata, questa mattina, a Pescara, in Regione, alla presenza dell’assessore all’Agricoltura, Mauro Febbo, e degli assessori comunali angolani, Franco Galli e Gino Di Bonaventura. La manifestazione, che vedrà protagonisti assoluti l’uva ed il vino si intreccerà con “Eat-Parade – Sapori in musica”, una rassegna musicale organizzata dall’associazione O.R.A. che vedrà sei luoghi del centro storico di Città Sant’Angelo ospitare ogni sera, a partire da domani, giovedì 5, diversi generi musicali: dal jazz alla musica italiana, dal rock alle cover band, alla musica da ballo. Ma ci sarà soprattutto la possibilità di fare degustazioni di uva e di vini oltre che di una serie di prodotti della tradizione gastronomica locale ed abruzzese visto che verranno allestiti stand enogastronomici e bancarelle.
“Sono lieto che questa tradizione si rinnovi da così tanto tempo – ha esordito l’assessore Febbo – segno evidente che ormai si tratta di una manifestazione consolidata. Quest’anno, poi, – ha proseguito – a poche settimane dal grave lutto che colpito l’intera comunità angolana e la famiglia Di Giacomo in particolare, vuole essere anche un modo per dire che Città Sant’Angelo reagisce alle avversità con il lavoro e con la celebrazione di un’economia, quella vitivinicola, che ha ancora un ruolo fondamentale in quel territorio”. Domenica 8, in chiusura di manifestazione, con inizio alle ore 17.00, è previsto lo svolgimento di un corteo che sarà aperto da un carro trainato da buoi e seguito da carri realizzati dalle tante aziende vinicole partecipanti all’evento. Infine, un cenno alla vendemmia 2013. “Secondo i tecnici – ha confermato Febbo – se, da qui in avanti, non ci saranno avverse condizioni meteo ed il tempo reggerà, si prevede una produzione eccellente sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo e quindi anche a livello di gradazione. Per esempio, – ha concluso – si può già anticipare che, sempre tempo permettendo, l’annata dello Chardonnay in Abruzzo sarà di quelle memorabili”.
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