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Regione,presentato il nuovo Testo unico del Welfare

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PESCARA – Ieri  mattina a Pescara, nel corso della riunione della Commissione Tripartita, l’assessore regionale al Lavoro, Paolo Gatti, ha presentato il nuovo Testo unico del Welfare, con il quale si riuniscono in maniera organica tutte le disposizioni regionali vigenti in materia di politiche del lavoro, della formazione, istruzione e orientamento, volontariato e di sviluppo dell’associazionismo.

“In Abruzzo , commenta l’assessore, sta per nascere un nuovo welfare, più semplice, più chiaro, più fruibile da parte dei cittadini e dei soggetti pubblici e privati che operano nella nostra società. Con la forza del processo legislativo, intendiamo estirpare la selva di norme desuete e incoerenti sparse in tanti leggi regionali, per offrire alla società abruzzese un unico testo nel quale ricomprendere tutti i riferimenti normativi che riguardano il welfare. Offriamo, – prosegue – questo testo aperto in anteprima all’attenzione delle parti sociali, con spirito laico per recepire osservazioni e suggerimenti.

Inoltre apriremo una fase di ascolto ampio della società abruzzese, dei vari comparti interessati ai temi contenuti nella riforma, prima di presentare il testo definitivo sotto forma di disegno di legge all’attenzione del Consiglio Regionale per avviare l’iter dell’ approvazione. Nel lavoro di stesura abbiamo cercato di ottenere un testo che, seppur fisiologicamente corposo e consistente nelle sue articolazioni, risultasse comunque organico e di agevole lettura nel miglior rispetto di quei principi di chiarezza e semplicità propri di una normazione di qualità. Raggruppare in un unico corpo normativo le tematiche inerenti le politiche del lavoro, l’istruzione, la formazione e le politiche sociali, oltre ad essere un’operazione complessa, costituisce una novità nel panorama legislativo regionale italiano, mettendo – conclude – l’Abruzzo in una posizione di avanguardia con l’obiettivo di rendere la vita dei cittadini più semplice”.

Nei 280 articoli del testo si sono seguite cinque principali direttrici, che hanno guidato il percorso di elaborazione del testo: 1) aggiornare le norme regionali riguardanti il lavoro, l’istruzione, la formazione e le politiche sociali al passo con i tempi 2) creare un impianto integrato di norme nelle materie del lavoro, della formazione, dell’ istruzione e delle politiche sociali in modo tale da poter gestire e trattare le stesse in maniera sistemica e coordinata. 3) introdurre nuove norme regionali in materia di istruzione e politiche sociali, affiancando la Regione Abruzzo alle migliori esperienze delle regioni italiane in materia.  4) attuazione del Testo Unico dell’Apprendistato.  5) attuazione dell’art. 23, commi 18, 19 e 20, Legge, nr. 214/2011 (c.d. Decreto “Salva Italia”). Il disegno di legge in questione affronta anche la spinosa questione del recepimento di quanto previsto dall’art. 23, commi 18, 19 e 20, Legge, nr. 214/2011 (c.d. Decreto “Salva Italia”), relativamente al passaggio di competenze tra le Province e le Regioni (od, in alternativa ai Comuni). Si tratta di un obbligo legislativo che impone ad ogni Regione italiana di provvedere entro la fine dell’anno, pena l’intervento sostitutivo/punitivo da parte dell’amministrazione statale; con particolare riguardo al riordino dei servizi per l’impiego, il Testo Unico contiene una proposta di massima, ma si resta in attesa della definizione del quadro nazionale in coerenza con le decisioni prese anche dalle altre Regioni.

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