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Regione:”Servono norme e regole certe per un servizio adeguato di trasporto sanitario”

da Donatella Di Biase

Lo ha detto il Presidente Chiodi  facendo rilevare  che il settore presenta gravi criticità

L’AQUILA – Il Presidente della Regione, Gianni Chiodi, dopo che l’Ufficio Commissariale ha effettuato un’accurata analisi sulle convenzioni per il trasporto sanitario nella Regione Abruzzo come richiesto dai Ministeri e come previsto dal Programma Operativo 2010, ha ieri lanciato un allarme  sulle  criticità  che riguardano sia i servizi di emergenza legati al 118, sia il trasporto programmato, ad esempio per pazienti in dialisi, oncologici, ect..

Ha etto Chiodi:

servono norme e regole certe per il trasporto sanitario al fine di garantire la tutela della salute e la sicurezza dei cittadini. Questo settore mostra gravi criticità che riguardano, in particolare, le modalità di remunerazione degli enti convenzionati. Sono state accertate, infatti, differenze significative nella remunerazione tra le Asl e disomogeneità nella tipologia dei servizi e nel numero delle convenzioni attivate. A questo punto dobbiamo ricorrere a una linea dura se vogliamo garantire il funzionamento e un grado di efficienza del servizio per arrivare a un livello di assistenza alla popolazione adeguato. Solo dopo un’attenta valutazione dei dati riferiti alle attività e al fabbisogno, quindi, potrà essere stabilito un rimborso massimo per le diverse tipologie di servizi. Ciò consentirà alle Aziende Sanitarie di provvedere tempestivamente alla stipula delle convenzioni.

Occorre, dunque, fare chiarezza e assicurarsi che gli enti convenzionati dimostrino attività, attrezzature e personale adeguato ai rimborsi previsti.

Ha proseguito il Presidente:

abbiamo scoperto che esiste una copertura del territorio non uniforme con il rischio di avere una zona molto servita ed una poco servita per motivi inspiegabili e, non ultimo, disomogeneità nelle modalità di convenzionamento che non rispondono alle norme condivise a livello nazionale.

Dagli accertamenti effettuati risulta che fino ad oggi sono mancati i protocolli operativi che rendono coerente l’attività svolta rispetto ai fabbisogni e alle necessità della popolazione. Una forte criticità è rappresentata anche dal fatto che non vi è stata chiarezza nella definizione degli standard delle dotazioni di bordo dei mezzi di soccorso, della dotazione del personale degli enti convenzionati in relazione alla tipologia del trasporto prestato, alla formazione svolta e alla competenza dimostrata per rendere più qualificato questo settore.

Infine, l’analisi ha mostrato una grave carenza di flussi informativi e quindi l’impossibilità di rendicontare l’attività e le spese effettivamente sostenute con il risultato di non consentire alle Aziende Sanitarie una programmazione ed un controllo efficace ed efficiente.

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