Il sindaco: “Per la città è una grande conquista in termini di diritti ed inclusione”. L’accesso al registro, istituito presso l’Ufficio Variazioni Anagrafiche all’interno dell’URP, è libero; non sono previsti costi di istruttoria né bolli
PESCARA – Da ieri, lunedì 7 settembre, è possibile iscriversi al Registro Unioni civili, istituito presso l’Ufficio Variazioni Anagrafiche all’interno dell’URP. “Il passaggio odierno è un traguardo di cui sono contento e orgoglioso perché parliamo di diritti – afferma il sindaco Marco Alessandrini – che attiene alla vita familiare, ma c’è un gran bisogno di diritti e il Comune fa la sua parte: da oggi è possibile richiedere l’iscrizione al registro delle Unioni civili, dopo che a luglio il Consiglio Comunale aveva proceduto all’approvazione della delibera che è integrazione di un Regolamento del 2008 ma rimasto inapplicato.
Un passo, l’iscrizione, che vale a favorire l’integrazione nel contesto sociale e ad eliminare le discriminazioni. In attesa che il Parlamento legiferi in materia, Pescara, come tantissimi altri Comuni d’Italia, fa un passo avanti e si predispone al giorno in cui ciò accadrà. Noi esprimiamo un indirizzo che ci arriva dal Consiglio Comunale, un’iniziativa come questa va verso la regolamentazione delle unioni civii, strada che lo stesso parlamento sta percorrendo, ciò avviene con leggi, ma anche con un’azione di stimolo che parte dai contesti sociali, arriva ai Consigli comunali e approda ai Parlamenti”.
“Da oggi presso l’Ufficio Variazioni Anagrafiche è possibile iscriversi al registro delle Unioni Civili – aggiunge l’assessore allo Stato Civile Laura Di Pietro – per farlo non c’è bisogno di prenotarsi, si devono compilare dei moduli, se si è già registrati come famiglia anagrafica come stabilisce il Dpr 223 del 1989, il passaggio è più agevole, altrimenti bisogna effettuare una variazione anagrafica che porta a costituire la famiglia anagrafica e attendere i tempi tecnici di tale passaggio (un cambiamento di residenza anche questa esente da costi). Stiamo preparando un vademecum sulla scia di quanto fatto da altri Comuni, con questa iniziativa siamo pronti per dare efficacia a tutti i diritti che tali famiglie potranno vantare. Un ringraziamento va sia all’assessore Sandra Santavenere che ha avviato il lavoro, che agli uffici comunali che si sono mossi per dare all’iniziativa la possibilità di decollare subito. Ora inizieranno una serie di riunioni dei vari settori per fornire informazioni e supporto agli interessati e per chi lo richiederà il rilascio del certificato potrà essere fatto in via ufficiale, ovvero in sala Giunta”.
“Dopo aver fatto quattro Consigli Comunali finalmente diamo efficacia al diritto di iscriversi al registro – aggiunge Daniela Santroni, prima firmataria della proposta di delibera consiliare – E’ stato un lavoro significativo peraltro per fare approvare qualcosa che è già un diritto, molte delle cose che abbiamo previsto nel Regolamento sono già stabilite dalle leggi, come il citato Dpr 223 del 1989 e da diverse sentenze, ma la gente purtroppo non lo sa. I prossimi passaggi saranno: ricevere l’attestato pubblicamente, avviare una campagna di sensibilizzazione a 360 gradi su tutti quelli che oggi sono i diritti delle coppie di fatto per renderne più facile il riconoscimento. I diritti riconosciuto riguardano tutti i servizi e le casistiche previste ed erogate dal Comune di Pescara (sport tempo libero, scuola, istruzione, servizi sociali), perché il principio che muove la disciplina è antidiscriminatorio.
E’ importante immaginare che l’inclusione diventi la regola per Pescara e che sui diritti un passo come quello che il Comune di Pescara insieme a tanti altri Comuni d’Italia ha compiuto, stimoli il Governo e Parlamento a fare in tempi brevi ciò che non si è fatto fino ad oggi”.