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Remo Gaspari :”Un uomo dal profondo senso dello Stato e prima di tutto abruzzese”

da Donatella Di Biase

Lo ha detto il   sindaco di San Giovanni Teatino , Luciano Marinucci nell’esprimere il cordoglio per la scomparsa dell’ex Ministro Remo Gaspari

PESCARA – Tanti i commenti, tanti  gli elogi post mortem,tanti i messaggi di cordoglio e le testimonianze di affetto  che  da ieri  , dopo la notizia della scomparsa dell’onorevole Remo Gaspari, si susseguono  e provengono  da ogni parte politica . Riportiamo alcuni comunicati che servono anche a conoscere meglio l’uomo, il politico, l’abruzzese.

Il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia ha affermato :

con l’onorevole Remo Gaspari se ne va un importante interprete della storia della politica italiana, uno degli autori dei capitoli più importanti del mondo abruzzese, l’uomo che tante volte, negli anni della ricostruzione, e nei difficili anni di ‘piombo’ ha comunque saputo mantenere il timone di una regione che tra gli anni ’60 e gli anni ’80, ha conosciuto un grande periodo di crescita e di sviluppo. Di Gaspari, che tutti conoscevano come ‘Zio’ Remo, ci restano la lungimiranza, la perspicacia, la schiettezza dei rapporti e quella determinazione che sino all’ultimo hanno caratterizzato la sua esistenza.
Appena pochi giorni fa  l’Abruzzo si era riunito per celebrare in maniera solenne i ‘primi’ 90 anni dell’autorevole figura di uomo ed esponente politico che, impeccabile e puntuale, si era presentato ai festeggiamenti istituzionali, come sempre intrattenendosi più sulle problematiche e le necessità del suo Abruzzo che sulla propria età anagrafica, un dettaglio nella vita di un uomo che senza preoccuparsi del tempo che passava non ha mai cessato di fare politica, di occuparsi della ‘cosa’ pubblica, seppur, ormai, da dietro le quinte.  Ha ricoperto incarichi difficili in momenti di emergenza, come quello di Ministro senza portafoglio del Coordinamento della Protezione civile nei giorni dell’alluvione della Valtellina. Ma il suo cuore non ha mai abbandonato l’Abruzzo di cui sapeva riconoscere pregi e difetti, risorse e punti deboli. Dopo il sottosegretario Nino Sospiri, scomparso prematuramente, con la scomparsa di Remo Gaspari la nostra regione perde due figure autorevoli che comunque tanto hanno rappresentato per l’Abruzzo e che hanno lasciato alla nostra classe dirigente un’eredità di grande responsabilità, ossia quella di guidare le nostre città e l’intero territorio regionale al di fuori del vortice della crisi nazionale, per proseguire il cammino di sviluppo, con la capacità di intercettare quelle potenzialità economiche indispensabili per riavviare il capitolo delle grande infrastrutture.

Il cordoglio di Sinistra Ecologia e Libertà Abruzzo è espresso dal coordinatore regionale, Gianni Melilla, nella cui nota si legge:

SEL Abruzzo partecipa al dolore della comunità abruzzese per la scomparsa dell’onorevole Remo Gaspari.
Dagli anni 50 sino al 1994 è stato ininterrottamente deputato, ministro e dirigente della Democrazia Cristiana. In tutta la cosidetta “prima” Repubblica, raccogliendo la eredità politica di Spataro, ha rappresentato l’Abruzzo nel governo italiano, contribuendo potentemente allo sviluppo industriale ed economico della nostra Regione.
La sinistra abruzzese non si è riconosciuta nel suo modo di governare che ai vari pregi accompagnava una gestione spesso clientelare e personalistica dell’enorme potere concentrato sulla sua funzione politica.
Ma comune è stato il riconoscersi nei valori di fondo della Repubblica e della Costituzione. I grandi partiti popolari della prima Repubblica, dalla DC al PCI, al PSI erano partiti profondamente radicati nella realtà sociale e culturale abruzzese e italiana. Per mezzo secolo le loro finalità non si sono confuse, come accade adesso, con gli interessi affaristici e personali di una classe dirigente disperata e senza radici nella storia del nostro Paese.Remo Gaspari ha identificato la sua vita con la DC Abruzzese.
Per questo Remo Gaspari è stato un nobile avversario , e mai un nemico da demolire. Anche nei momenti di più acuto scontro politico non si è mai messa in discussione la sua onestà personale.
La sua vita è stata sobria e laboriosa, e anche in questo lascia un messaggio di grande valore alle nuove generazioni che vogliono impegnarsi in politica.
In una stagione politica come quella che viviamo, confusa e urlata, segnata dalle leggi ad personam e dal bunga bunga, viene da ricordare con nostalgia e stupore i tempi della passione politica e dello scontro sociale in cui la DC e la Sinistra si battevano per programmi e idee anche radicalmente diverse, ma sempre nel quadro di un forte e convinto spirito repubblicano. Il giudizio su quei decenni di vita politica deve essere equilibrato e sereno perchè grazie a quei partiti di governo e di opposizione l’Abruzzo è uscito dal mezzogiorno avanzando sul piano economico e occupazionale e superando la tragica realtà di fineottocento-meta del novecento che vide oltre un milione di abruzzesi prendere treni e piroscafi ed emigrare in Europa e in tutti i Continenti.
Sel Abruzzo partecipa al dolore dei familiari di Gaspari e della comunità abruzzese.

Il sindaco di San Giovanni Teatino , Luciano Marinucci ha espresso profondo cordoglio per la morte di Remo Gaspari  a nome di tutta la cittadinanza definendolo : “Un uomo dal profondo senso dello Stato e prima di tutto abruzzese”.

Recita la nota di Marinucci:

una notizia che ci ha lasciato attoniti ed increduli: appena una settimana fa abbiamo festeggiato tutti le sue novanta primavere e ci è apparso come sempre sereno e in salute, preoccupato come sempre per le sorti del suo e nostro Abruzzo.
Remo Gaspari continuerà ad essere per tutti gli abruzzesi una figura di riferimento e il modello di uomo politico, forte ed autorevole che si è preoccupato dello sviluppo e della crescita della propria terra. Da parlamentare, da sottosegretario e da ministro non ha mai dimenticato di essere innanzitutto abruzzese ed ha svolto tutti i suoi compiti, politici e di governo, con uno spiccato senso dello Stato ed attaccamento ai valori della costituzione repubblicana.
Lo ricorderemo tutti come il protagonista del balzo dell’Abruzzo fuori dal Mezzogiorno e lo piangiamo come l’amico sempre pronto a spendersi per ogni necessità del territorio.
A nome mio personale, di tutta l’amministrazione comunale e della cittadinanza, esprimo il profondo cordoglio e la vicinanza, umana e spirituale, al figlio Lucio, ai parenti e alla comunità civile di Gissi, il paese che tanto egli amava.

La redazione dell’Opinionista si associa all’unanime  cordoglio ed esprime  le più sentite  condoglianze alla  famiglia Gaspari.

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