Su tutti uno strepitoso Gegè Telesforo, artista eclettico premiato come jazzista europeo dell’anno, in grado di usare la voce con lo stesso stile che rese celebre Louis Armstrong, ma anche musicista eccellente.
Con questo tour Arbore festeggia i vent’anni di attività dell’Orchestra Italiana: sin dalla sua nascita lo scopo è stato quello di rilanciare la musica napoletana nel mondo, facendolo però in modo innovativo, realizzando anche arrangiamenti a volte azzardati di classici e contaminandola con diverse culture e generi.
Lo spettacolo è stato un vero viaggio nella musica di tutti i tempi: dalle canzoni napoletane alle quali è stato regalato ovviamente il maggiore spazio, ai successi televisivi di trasmissioni indimenticabili come “Quelli della notte” o “Indietro Tutta”, passando per divagazioni in tradizioni sudamericane, africane ed anche canzoni della memoria.
Il momento più emozionante e toccante è stato forse quello in cui Arbore ha proposto una toccante versione di “Malafemmena” di Totò con le immagini del grande attore sullo sfondo del palco, ma anche “Reginella” di Roberto Murolo e la conclusiva “Luna Rossa” hanno saputo arrivare al cuore dei tanti spettatori presenti.
Meraviglioso l’omaggio a Domenico Modugno con una stupenda versione di “Piove (Ciao ciao bambina)”.
Arbore non ha mancato di sottolineare il suo amore per l’Abruzzo, terra a cui si sente fortemente legato, rimarcando anche la bella amicizia che lo lega al nostro ‘Nduccio. Ha dialogato molto con il pubblico, scherzando, raccontando aneddoti e storie da grande istrione dello spettacolo qual è.
Un’altra serata magica di un’estate pescarese che non smette più di stupire per qualità ed alto livello degli spettacoli proposti.
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