Chieti

Di Renzo sulla vicenda della Chiesa medioevale di San Francesco

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Il Candidato Sindaco: “Luciani non ha detto la verità”

FRANCAVILLA AL MARE (CH) – La vicenda della chiesa di San Francesco e della violazione del vincolo storico monumentale che la tutelava è giunta all’epilogo. La verità è incontrovertibile: Luciani ha mentito ai francaveillesi. Per mesi ha continuato a sostenere l’insostenibile, anche contro l’evidenza dei fatti e delle carte.

Oggi un documento della soprintendenza datato 5 maggio 2016 lo smentisce definitivamente. Nella missiva è scritto: “gli interventi edilizi del privato non sono da ritenere legittimi in quanto, pur se realizzati in area di sua proprietà, interessano inevitabilmente l’area contigua denominata Torre Ciarrapico con i resti dell’antica Chiesa di San Francesco, area sottoposta a vincolo Ope Legis”. Scrive ancora la Soprintendenza: “la scrivente ha provveduto all’immediata sospensione dei lavori con propria nota del 26.03.2015, nella citata nota trasmessa anche alla Procura della Repubblica, si invitava il Comune di Francavilla a verificare sul puntuale adempimento dell’ordine impartito. Ne discende che il comune avrebbe dovuto attivare ogni opportuno controllo e mettere quindi in atto provvedimenti consequenziali”.

«Cosa – aggiunge il Candidato Sindaco Stefano Di Renzo – che non è stata fatta e pertanto l’amministrazione si è resa colpevole di una gravissima mancanza. A questo punto, dovrei chiedere le dimissioni di Luciani per la sue gravi colpe, ma chiederò semplicemente ai francavillesi di non votare mai più coloro che hanno impoverito Francavilla, che non hanno difeso le sue ricchezze monumentali, che non hanno vigilato il territorio nei confronti di chi lo stava danneggiando. I politici che non dicono la verità devono restare a casa».

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