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Replica della Carpineta sul presunto “scandalo”delle retribuzioni ai dirigenti regionali

da Gulizia Leonello

L’assessore al Personale afferma che non esiste alcun scandalo e che il fondo, stabilito in sede di contrattazione sindacale,va  destinato esclusivamente  alla dirigenza

PESCARA -L’assessore al Personale, Federica Carpineta, dopo le notizie di stampa sugli emolumenti ai dirigenti regionali ha così replicato:

lo scandalo è rimasto nella penna del cronista. Annunciato nel titolo, lo spreco non emerge dal testo. La polemica del giorno doveva esser basata sulla presunta magnanimità nella concessione dei premi concessi ai dirigenti regionali, con cifre considerevoli date a tutti tranne a qualche ‘pecora nera’, che comunque di soldi ne prenderà. La verità, anche oggi, apparirà meno roboante ma è altra da quanto annunciato, almeno nella parte che doverosamente completa la notizia.

In realtà essa ha fatto caopolino anche nel testo della nota odierna, benché si sia cercato di soffocarla. La valutazione dei dirigenti regionali è fatta dai Nuclei di Valutazione. Tutto è regolato dall’art. 30 della LR 77/99. Le valutazioni di questo 2010, ovviamente, fanno riferimento all’annualità 2009, l’anno del terremoto che in certi casi sembra non sia mai avvenuto. Il NIV è entrato proprio per questo in attività a fine 2009.

Il fondo da cui si attinge per attribuire i premi di risultato è stabilito in sede di contrattazione sindacale ed è intangibile, quindi non può essere utilizzato per altri scopi. Una recente ispezione ministeriale, tra l’altro, ha accertato che esso è stato composto con lodevole criterio. Non solo, ma viene da una fase storicizzata: non abbiamo aumentato di un euro quanto già previsto in passato se non per quanto imposto dai criteri di adeguamento delle retribuzioni secondo il CCNL.

La parte del fondo che non viene attribuita in sede di prima valutazione, viene prima accantonata in attesa di esaminare eventuali ricorsi di quanti sono interessati a contestare la valutazione loro attribuita, e poi viene comunque ridivisa tra tutti i dirigenti secondo i parametri approvati. Quindi nessuno spreco, nessun regalo.

Il fondo è quello e va destinato interamente alla dirigenza. I criteri della sua assegnazione ai singoli dirigenti verrà modificata, recependo le direttive del ministro Brunetta. Nel rispetto di quanto previsto a livello nazionale, infatti, stiamo elaborando la riforma della citata L.R. 77/99, nella quale verranno introdotti nuovi e più selettivi criteri di valutazione e conseguente distribuzione del fondo. Non sarà più possibile dare a tutti il massimo, cioè un ottimo e il conseguente beneficio economico. E si valuteranno necessariamente risultati e comportamenti. Ma ora operiamo sulla base di quello che c’è e che c’è già da più di due anni. Ma negli anni passati non ha destato altrettanta attenzione forse perché nessuno ha sollecitato le attuali legittime attenzioni dei media.

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