Il Capogruppo Forza Italia su affermazioni del sindaco di Francavilla e Aca per emergenza balneazione
PESCARA – “Il trio D’Alfonso-Luciani-Alessandrini, ormai in affanno da giorni per l’imbarazzante emergenza balneazione, sparano nel mucchio cercando di distogliere l’attenzione dalle proprie responsabilità. Ma sbagliano mira: la nomina di Di Baldassarre non è stata frutto di alcun inciucio, ma è stata la scelta di un professionista serio che in brevissimo tempo ha saputo chiudere la gestione fallimentare dell’Aca targata per vent’anni Pd. Piuttosto Luciani rivedesse meglio il proprio operato, quando il Pd all’Aca prima ha emesso un appalto per la realizzazione del terzo depuratore, poi lo ha revocato senza giustificativi lo stesso appalto, e, mentre accadeva tutto questo, lui restava in religioso e rigoroso silenzio, di fatto permettendo quella gestione”. Lo ha detto il Capogruppo di Forza Italia, alla Regione Abruzzo, Lorenzo Sospiri replicando alle affermazioni del sindaco di Francavilla al Mare Antonio Luciani in riferimento all’emergenza balneazione a Fosso Pretaro.
“Le parole di Luciani sono offensive – ha sottolineato Il Capogruppo Sospiri -: la scelta di Di Baldassarre, che non è stata frutto di un inciucio, è stata la risposta a un’esigenza urgente dei Comuni, ossia quella di interrompere una gestione ‘malata’ dell’Azienda comprensoriale acquedottistica, una gestione monopolio del Pd per vent’anni, individuando un professionista capace e competente. E la scelta, stando a guardare i conti in ripresa, è stata azzeccata. La verità è che comprendo benissimo l’imbarazzo del trio D’Alfonso-Luciani-Alessandrini che, dopo l’emergenza balneazione di Ferragosto prima sulla riviera nord di Pescara, poi su quella sud e a Francavilla al Mare, sta solo cercando di spostare l’attenzione dell’opinione pubblica cercando disperatamente di puntare i riflettori sull’Aca piuttosto che sulle loro dirette responsabilità, ma l’opinione pubblica li ha già clamorosamente bocciati, senza possibilità di esame di riparazione. Piuttosto il sindaco Luciani raccontasse ai cittadini il proprio operato, quando, tempo fa si è astenuto sul bilancio nel quale era previsto che gli utili, oltre a saldare i debiti della gestione Pd, erano destinati anche a mandare in gara il progetto di realizzazione del terzo depuratore, 1 milione e mezzo di euro di investimenti, ossia lo stesso appalto fatto dal predecessore di Di Baldassarre e poi cancellato senza che lo stesso Luciani alzasse un dito per protestare. Poi forse è utile ricordare che l’amministratore Di Baldassarre, che non è Sospiri né Castricone, oltre ad aver risanato un carrozzone, che negli anni è stato al centro di indagini e polemiche, costa all’Aca circa 2mila euro al mese, ossia, ogni anno costa un terzo dei 400mila euro l’anno spesi prima per tutto il Consiglio d’amministrazione. E comunque: l’Aca non c’entra nulla con la vicenda Pescara dove a generare l’emergenza balneazione è stata solo l’inadeguatezza del sindaco che ad aprile, rotta la condotta di via Raiale, non è stato in grado di garantire lavori di ripristino e poi, a luglio, ha volutamente tenuto nascosto alla città un divieto di balneazione permettendo ai cittadini di fare il bagno tra feci e liquami”.