Il Presidente della Societa’ Unica Abruzzese di Trasporto si riferisce ad un articolo apparso ieri sul quotidiano “il Centro”
In riferimento alla notizia apparsa in prima pagina sul quotidiano Il Centro nell’edizione del 19 agosto 2016, ritengo doveroso riferire ai cittadini abruzzesi che tutti gli autobus di TUA circolano nel pieno rispetto delle norme di revisione annuale, inclusi i due autobus verificati della giornata del 18 agosto al terminal bus della stazione centrale di Pescara, ed oggetto di contestazione di violazione del codice della strada.
In quest’ultimo caso, gli autobus, a seguito dell’avvenuta fusione societaria che ha dato vita a TUA, sono stati oggetto di nuova immatricolazione in capo alla neonata società e sottoposti,ai sensi dell’art. 75 del Codice della Strada, alla verifica e prova dei requisiti di idoneità alla circolazione che ne implicano la contestuale revisione (con validità annuale nei casi di specie rispettivamente fino al I° ottobre 2016 e 4 novembre 2016), così come riportato in modo chiaro ed inequivocabile sulle carte di circolazione.
Pertanto, nel rassicurare i passeggeri di TUA, mi permetto di invitare la polizia municipale ad un più approfondito esame nel pieno e rigoroso rispetto del codice della strada ed il giornalista autore dell’articolo “Se anche i bus di TUA circolano senza revisione” a verificare le notizie ed, in tal senso, confermo la piena disponibilità dell’azienda a fornire ogni informazione che dovesse risultare utile.
Peraltro, nello stesso articolo si dichiara che “se salire su un autobus pubblico sembra essere diventato un’autentica avventura” , e si afferma circa la “la condizione miserevole del parco macchine”, concludendo circa la qualità generale del servizio definita sconcertante.
A sostegno di tali informazioni viene citata la “cannibalizzazione” di alcuni autobus, pratica
che è stata utilizzata in passato sia nei casi di mezzi da radiare, evitando di sostenere inutili
ulteriori costi e sfruttare l’investimento fino all’ultimo chilometro possibile, sia nel caso di riparazioni urgenti che vengono effettuate prelevando su mezzi già fermi pezzi di ricambio temporaneamente mancanti in magazzino. Tale pratica consente di ridurre i costi e di mantenere in efficienza la flotta e non si comprende per quale motivo debba essere censurata.
Più in generale, in merito alla flotta aziendale, fa piacere ricordare l’anzianità media pari a
12,4 anni rispetto al valore nazionale in Italia che è pari a 13 anni; non a caso l’efficienza della flotta consente all’azienda di raggiungere una valore pari a 99,5 % di cosiddetto “effettuato” su circa 4.800 corse giornaliere, principale indicatore di efficienza del servizio che si ottiene verificando quante corse programmate sono state effettivamente erogate. Su questo indicatore TUA non teme confronti.
Da ultimo, in merito alla qualità generale del servizio, si cita il caso dei servizi igienici di una delle 110 residenze aziendali (presumibilmente Penne), lamentandone la qualità, facendo riferimento probabilmente alla rottura di uno scaldabagno che è stato riparato nei mesi scorsi.
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