Il sindaco: “Sono emozionato. Anch’io da ragazzo l’ho frequentata”. Scoperta una targa che r
GIULIANOVA (TE) – E’ stata inaugurata e riaperta al pubblico dopo sette anni di chiusura, la Biblioteca Civica “Vincenzo Bindi” di Giulianova , tra le più ricche e prestigiose dell’Abruzzo. Dopo il taglio del nastro, il sindaco, Francesco Mastromauro, ha preso posto accanto alla targa in travertino apposta all’ingresso e voluta dall’Amministrazione comunale per ricordare Giuseppe De Bartolomei, sindaco di Giulianova dal 1907 al 1922 e, dal 1928 al 1953, primo Conservatore della Biblioteca, nonché il teramano Raffaele Aurini, Direttore della struttura sino al 1974. Ha detto il sindaco:
Sono davvero emozionato di poter restituire alla pubblica fruizione questa prestigiosa Biblioteca che anch’io, come tante generazioni di giulesi, ho frequentato da ragazzo.
Con De Bartolomei si ebbe la prima apertura della “Bindi”, il 1 luglio
I lavori, ha ragguagliato il sindaco, si sono svolti in due lotti distinti per un importo complessivo di 1.420.000 euro.
Gli interventi del primo lotto, molto importanti perché la struttura presentava un’acuta deficienza strutturale, hanno riguardato principalmente il consolidamento ed il miglioramento delle strutture portanti dell’immobile. Si è così proceduto, tra l’altro, al consolidamento delle volte, ad iniezioni in perfori armati, alle cuciture e scuciture di lesioni nonché al consolidamento di pareti e solai con rete elettrosaldata. Gli interventi ricompresi nel secondo lotto hanno riguardato specificamente il restauro delle parti dell’edificio non interessate dal primo lotto, nonché la dotazione di servizi che potessero rendere meglio fruibile tutto il complesso, compresi i servizi igienici che, prima dei lavori, erano non solo inadeguati ma presentavano anche un avanzato
Nel corso della cerimonia, volutamente essenziale e sobria “come avvenne – ha ricordato Mastromauro – il sabato del 26 ottobre 1957”, il primo cittadino ha ringraziato il Maestro Camillo Fait per la donazione di una sua opera artistica, Francesca Barilotti per aver voluto consegnare alcuni documenti appartenuti alla sua famiglia e riguardanti Ulderico Ulizio (1888 – 1979), scultore verista e allievo del Pagliaccetti, nonché Vito Giovannelli e Marcello Sgattoni per le rispettive donazioni.
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