Sociale

Riapertura del Centro sociale “Monsignor Britti” a Pescara

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Sulpizio: “L’obiettivo a medio – lungo termine è trasformare il centro Britti in un punto di riferimento per il Sociale, luogo di incontro di più generazioni”

PESCARA – Le autorità comunali hanno inaugurato lo scorso 21 maggio il Centro polifunzionale Britti in via Rio Sparto, rimasto chiuso durante i mesi invernali per consentire le opere di ristrutturazione e miglioramento utili al nuovo progetto di centro “intergenerazionale”.

La struttura, totalmente rinnovata, ospiterà iniziative che avranno come cuore pulsante la partecipazione dei senior accomunata ad attività che vedono protagonisti i giovani. La relazione tra diverse generazioni, così lontane ma in realtà così complementari, consoliderà una nuova modalità di fruizione del centro sociale, che va ben oltre la classica partecipazione ad attività semplicemente ludico – ricreative.

L’obiettivo è favorire lo scambio attivo intergenerazionale tra i senior e i ragazzi attraverso progetti che li coinvolgeranno in svariate attività, sia indoor che all’aperto, poiché il centro polifunzionale è stato ampliato con un campo da basket, un campo da calcetto e un giardino con giochi per i più piccini.

I Servizi Sociali comunali, supportati dalle associazioni del Terzo Settore, hanno colto sia l’esigenza degli utenti over 65 di mantenersi realmente attivi, sia il bisogno di aggregazione dei più giovani. Le attività che saranno al centro dei nuovi progetti (a differenza di quelle ludico ricreative), consentono alla persona di svolgere opere creative e lavoro utile per sé e per la società. Svolgendo attività occupazionali diverse, interagendo anche con le nuove generazioni, gli utenti miglioreranno a lungo termine la loro qualità della vita soprattutto a livello psicomotorio.

L’offerta del centro polifunzionale, gestito dalla cooperativa Il Germoglio, toccherà svariate aree di interesse degli utenti: ad esempio attività teatrali e di ballo, per aiutare la memoria e la motricità; lezioni di informatica e lingue straniere, proprio finalizzate a favorire la relazione con i giovani.

“La soddisfazione è tanta poiché non si tratta solo di inaugurare una bella struttura per i cittadini, questo è accaduto altre volte – ha esordito questa mattina il sindaco Carlo Masci – ma perché oggi vedo tante persone riunite per dare l’avvio a una serie di progetti dedicati a varie fasce di età. Considero questo momento simbolico nel senso della rinascita, dopo i momenti bui della pandemia. L’elemento più gioioso è il percorso intergenerazionale, già evidente dalla costruzione di nuove infrastrutture destinate a tutte le età: il parco per i bambini, il campo di basket, il campo da calcio e la struttura interna che potrà ospitare molte attività. Tutto ciò darà ancora più valore e dignità al quartiere San Donato, una zona di Pescara che fino a 20 fa era considerata degradata, dimostrando invece l’impegno costante dell’amministrazione nel valorizzare anche le periferie e non solo il centro cittadino”.

“Restituire alla cittadinanza questo centro polifunzionale, ristrutturato, non solo nella forma, ma anche nella sostanza, mi rende particolarmente orgoglioso – sostiene l’assessore alle Politiche Sociali Adelchi Sulpizio – Sono stati mesi intensi di lavoro per la ristrutturazione, iniziata il 26 gennaio, con importanti interventi, come l’intera manutenzione della pavimentazione e l’impermeabilizzazione del tetto; e completata con un profondo rinnovamento dei servizi destinati alle fasce di età più a rischio, come anziani e giovani. Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che si sono adoperati con celerità e impegno, inclusi i ragazzi del PUC – Reddito di Cittadinanza (che hanno imbiancato interamente gli interni del Britti), per portare a termine in tempi celeri la realizzazione di questo centro. L’obiettivo a medio – lungo termine è trasformare il centro Britti in un punto di riferimento per il Sociale, luogo di incontro di più generazioni. L’auspicio è che le attività effettuate dagli utenti senior all’interno del centro sociale siano sempre più integrate con quelle praticate dai più giovani nei nuovissimi campetti di basket e calcetto, favorendo un positivo scambio esperienziale”.

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