Il museo, allestito nei locali di Palazzo dell’Artigianato, si compone di otto sale e il salone dei concorsi e ospita il meglio dell’artigianato abruzzese, un patrimonio acquisito in oltre quattro decenni di premi-acquisto. Sono presenti tutti i manufatti vincitori dei concorsi indetti nelle 49 edizioni della Mostra dell’Artigianato Artistico Abruzzese, che si tiene annualmente nel mese di agosto.
All’interno del Museo permanente dell’artigianato artistico abruzzese si possono trovare i capolavori della Bottega Ranieri (fine ‘800 inizi ‘900) dei maestri del ferro battuto Antonio & Felice. L’ abilità del loro lavoro si caratterizzò in uno stile proprio e di grande pregio che valse alla bottega il riconoscimento ufficiale, da parte del re Vittorio Emanuele III, di fregiarsi dello Stemma Regio. La Bottega ha fornito manufatti oltre che alla casa reale, a Papa Pio XI, al Ministero dell’interno, al Palazzo Pitti di Firenze, a cappelle e luoghi pubblici e privati di rilevanza nazionale.
Per quanto riguarda la ceramica, il Museo accoglie l’ampia collezione del maestro Giovanni D’Angelo, originario di Pretoro (Ch), attivo negli anni sessanta del Novecento: piatti raffiguranti putti, scene bucoliche, paesaggi, maternità, lavori contadini nelle quattro stagioni.
Altra opera di interesse, il bassorilievo in terracotta cerata “Historia Christiana – Jubilaeus annus MM” realizzato da Giuliano Petaccia di Chieti in occasione del Giubileo dell’anno 2000 di Papa Giovanni Paolo II. L’opera ripercorre i venti secoli di Storia Cristiana su due sentieri che l’hanno segnata indelebilmente: la violenza della conquista e del potere da un parte e la misericordia della carità e del perdono dall’altra.
Durante la visita si possono ammirare opere di arte fabbrile, ceramica, tombolo, vetro, attrezzi in rame e legno e in particolare, di arte orafa come i lavori dell’antica Bottega Orafa di Antonio Zulli di Chieti e di un gioiello in scala raffigurante la Croce processionale di Nicola da Guardiagrele realizzata e donata dai Maestri Orafi Mario Marroncelli e Simona Pili di Pescara.
Quest’attività espositiva si è arricchita nel tempo con l’istituzione del Concorso Nazionale di Arte Orafa “Nicola da Guardiagrele”, maestro orafo del XV secolo.
La notorietà della Mostra ha valicato i confini nazionali: conserva uno degli orologi, simbolo di pace e di lavoro realizzati nel 2009 dal Maestro Francesco Basile in occasione del G8, donati ad ogni Capo di Stato partecipante al summit internazionale. Sui suoi quadranti è traforata la croce di Nicola da Guardiagrele (con i simboli dell’artigianato), disegnata dal maestro Luciano Primavera e costituente il logo dell’Ente Mostra Artistico Abruzzese.
Oro, Ferro battuto, rame, ceramica, legno, pietra scolpita, lavori al tombolo e ricami sono i settori dell’artigianato artistico che l’Ent cerca di conservare e tutelare nella loro integrità storica valorizzandoli e promovendoli, anche grazie a donazioni private e ai risultati dei concorsi attivati dalla Mostra, fonte inesauribile di potenziamento della collezione. Ne deriva un panorama articolato per la varietà delle arti e per la costante acquisizione di manufatti contemporanei che dimostrano quanto sia ancora vivo e prolifico l’artigianato artistico della regione abruzzese.
All’interno è dedicata una sala all’elettronica intitolata al radioamatore Tommaso Tinari, scomparso da poco.
“Ci prepariamo già al prossimo anno per celebrare il 50esimo anniversario della mostra”, afferma il presidente Gianfranco Marsibilio, “durante il quale è in programma un omaggio corposo all’artista Nicola da Guardiagrele. Intanto ricordiamo che si potrà ammirare una selezione del nostro prezioso patrimonio manifatturiero durante tutto l’anno. Un percorso espositivo rivisitato e un Palazzo restaurato risultato di un lavoro approfondito che mette al centro l’artigianato vero e autentico”.
Il museo, situato in via Roma, 28, è aperto da settembre a giugno ed è possibile visitarlo, a ingresso gratuito, dalle ore 10:30 alle 12:30 e dalle 16:30 alle 19:30.
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