Economia

Riccardo Podda su ipotesi commissariamento Camera di commercio dell’Aquila

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L’AQUILA – “La convocazione immediata di tutte le associazioni di categoria della provincia dell’Aquila, da parte del presidente della Camera di commercio dell’Aquila, Lorenzo Santilli, alla luce dell’atto assunto dal consiglio camerale di Teramo, che ha votato all’unanimità la revoca della delibera di fusione adottata nel 2016, con cui si sanciva la nascita della Camera di commercio Gran Sasso d’Italia”.

A chiederlo, all’indomani della deliberazione della Camera di commercio teramana, è il presidente di Confindustria L’Aquila Abruzzo Interno, Riccardo Podda. “La delicata questione che si è venuta a creare”, afferma Podda, “impone un confronto con le associazioni datoriali che operano sul territorio e che rappresentano, tutte, l’ossatura della Camera di commercio aquilana. Chiediamo, pertanto, al presidente Santilli, una riunione allargata a tutti i rappresentanti del mondo datoriale e imprenditoriale della provincia dell’Aquila, da tenersi in tempi strettissimi, per discutere il futuro assetto dell’ente camerale aquilano, lo stato dell’arte dell’iter di fusione con Teramo e, soprattutto, per scongiurare l’ipotesi di un commissariamento delle due Camere, aquilana e teramana. Ipotesi che potrebbe prendere corpo qualora la Regione dovesse trasmettere al ministero dello Sviluppo economico tutta la documentazione relativa al percorso finora avviato, compresa la recente delibera di revoca del consiglio teramano. Siamo di fronte ad una situazione delicatissima”, prosegue Podda, “che non può essere gestita senza il coinvolgimento totale e incondizionato di tutto l’apparato produttivo locale e delle rappresentanze territoriali, che la stessa Camera di commercio dell’Aquila identifica”. Il passo successivo sarà la richiesta di un confronto con la Regione.

“Il sistema Confindustriale si dice fin d’ora disponibile a mettere in campo tutte le risorse necessarie affinché venga superata questa fase emergenziale”, evidenzia Podda, “che rischia di penalizzare fortemente il territorio e le aziende che vi operano, nell’ottica proprio della tutela a 360 grandi di un sistema imprenditoriale già debole sotto troppi profili e che necessita di un accompagnamento costante. Numerose”, conclude il presidente di Confindustria, “le questioni ancora sul tappeto: dalla restituzione delle tasse sospese nel 2009, con la scadenza della proroga a dicembre, ai fondi Restart, fino alle difficoltà di accesso al credito da parte delle Pmi, all’attrattività di una provincia che, al momento, mostra ancora forti segnali di debolezza, e ad una necessaria azione sinergica per intercettare risorse comunitarie. Non ultimo, il ruolo che la Camera di commercio può e deve giocare per la promozione, il marketing e lo sviluppo della provincia dell’Aquila”.

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