PESCARA – Riceviamo e pubblichiamo una nota del Segretario regionale di Rinascita Popolare, Ermanno Ricci:
“In questi giorni non si è fatto altro che parlare di dimissioni e di nuove elezioni. Da una parte si sosteneva che in caso di scioglimento del Consiglio Comunale, in seguito alle dimissioni della maggioranza dei Consiglieri si sarebbe votato tranquillamente il 25 maggio, dall’altra si manifestava qualche perplessità su questa ipotesi, affermando che, al contrario, con l’arrivo del Commissario Prefettizio si sarebbe votato non prima di un anno. Per fugare ogni dubbio riportiamo integralmente quanto precisato nell’art.2 della legge 7 giugno 1991, n.182.
Le elezioni dei consigli comunali che devono essere rinnovati per MOTIVI DIVERSI DALLA SCADENZA DEL MANDATO si svolgono nella stessa giornata domenicale di cui all’articolo 1 se le condizioni che rendono necessario il RINNOVO si sono verificate entro il 24 FEBBRAIO, ovvero nello stesso periodo di cui all’articolo 1 dell’ANNO SUCCESSIVO, SE LE CONDIZIONI SI SONO VERIFICATE OLTRE TALE DATA.
Coloro i quali, sostenevano il contrario e che cioè si sarebbe votato ugualmente il 25 maggio, evidentemente non hanno tenuto in debito conto quanto previsto dal suddetto art. 2, dunque da cittadino di Pescara devo pubblicamente ringraziare i Consiglieri comunali Maurizio Acerbo e Fausto Di Nisio che, con il loro atteggiamento responsabile, hanno evitato a Pescara di essere gestita dal Commissario Prefettizio. Tali norme, a scanso di equivoci, sono ad oggi vigenti”.