Il gruppo chiede controlli più frequenti che rilevino lo storico dei componenti chmici sversati e una mappatura degli scarichi
SAN VINCENZO ROVETO (AQ) – Il gruppo “Salviamo il Liri”, che sabato 20 giugno ha partecipato tramite il Comitato Piani Palentini, il CAI Valle Roveto, Le Aquile Ambientali, Fare Verde e WWF Abruzzo Montano, ha reso noto che é emerso che le acque del Liri sono potabili. La cartiera Burgo ha adottato impianti di depurazione di ultima generazione, il CAM ha dichiarato che gli impianti di depurazione funzionano e che non c’è motivo di organizzare incontri di questo tipo perché il ‘territorio è sano’ e che sbagliano gli amministratori che con queste giornate contribuiscono a dare una immagine diversa del territorio, Il Consorzio ha dichiarato che anche a paratie chiuse le acque che si riversano nel Liri sono schiumose per qualche strano fenomeno che si origina nei condotti naturali.
Dopo aver ringraziato il sindaco di San Vincenzo per essersi fatto promotore dell’ incontro e i Comuni della Valle Roveto, Canistro e Civitella Roveto, che hanno deciso di partecipare, il gruppo ha invitto il sindaco di San Vincenzo a riversare quanto emerso ai colleghi che non hanno partecipato e il Contratto di Fiume a convocarlo per condividere le criticità e informarlo delle attività che negli anni hanno messo in campo.
“Salviamo il Liri” ha ribadito che la salubrità di un fiume si può verificare anche da una analisi visiva e ritiene pertanto che il Fiume Liri deve essere oggetto di un monitoraggio continuo, che due punti di analisi, con cadenza mensile non sono sufficienti, che i punti scelti non sono indicativi della reale situazione del fiume. A tale proposito ha chiesto alle Amministrazioni e al Contratto di Fiume di farsi portavoci del problema a livello regionale, per chiedere che ARTA esegua controlli più frequenti, in punti strategici e con tecnologie in continuo mediante centraline remotizzate che rilevino lo storico dei componenti chimici sversati. Ha chiesto, altresì, una mappatura di tutti gli scarichi, autorizzati e non perché solo quando si avrà davanti i dati di tutti gli scarichi e i componenti in continuo di essi si potrà capire l’origine del problema e puntare alla soluzione.