Combattè in Trentino, ferito a una gamba il 16 luglio 1866 a Cimego nel corso della battaglia di Condino, mori l’ 11 agosto 1866 per cancrena, presso l’Ospedale di Bolzano.
La relazione storica è stata tenuta dal presidente, Sciullo della Rocca coadiuvato dal Segretario Gabriele Di Lorenzo che ha dato lettura di alcune pagine di storia risorgimentale e di una nota della lettera che il Sernesi scrisse alla sorella Olimpia, il 21 luglio 1866: “Dopo appena 3/4 d’ora di combattimento fui colpito da una palla nell’estremità della gamba sinistra e restai sul campo fino alla fine del combattimento. Gli Austriaci restati padroni del campo vennero a prendere i feriti per trasportarli negli Ospedali. Io ora mi trovo nell’ospedale di Bolzano dove siamo ricolmati di cure e di gentilezze, che fano dimenticare un poco l’esser lontano dalla Patria”
Oltre ad essere stato un valido patriota italiano è stato un valente pittore dell’ottocento dipinse molti quadri nella campagna toscana con la tecnica del macchiaiolo, studiò presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze, dove fu anche insegnante.
Alla commemorazione ha preso parte anche una rappresentanza dell’Associazione Italiana Combattenti Interalleati, che al termine in segno di omaggio all’eroe hanno cantato l’inno di Garibaldi congiuntamente ai garibaldini altoatesini.
L'Opinionista © 2008 - 2024 - Abruzzonews supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Informazione Abruzzo: chi siamo, contatta la Redazione, pubblicità, archivio notizie, privacy e policy cookie
SOCIAL: Facebook - Twitter