Il primo cittadino di Teramo ha parteciparto anche in qualità di Presidente Ancia lla commemorazione per il quarto anniversario del primo degli eventi sismici del 2016/17, alla presenza del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte
AMATRICE – Il Sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto, anche in qualità di Presidente Anci, ha partecipato stamane ad Amatrice, con altri amministratori del cratere sismico del Centro Italia, alla commemorazione per il quarto anniversario del primo degli eventi sismici del 2016/17, alla presenza del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
Per lo stesso anniversario, il Commissario alla ricostruzione, Giovanni Legnini, ha diffuso nei giorni scorsi il Rapporto sullo stato di avanzamento della ricostruzione privata e pubblica nel cratere abruzzese. I dati parlano di un totale complessivo di 2209 pratiche di cui 344 oggetto di decreto di contributo, 22 in gara (per conoscere l’impresa affidataria), 144 archiviate/rigettate, 488 totale pratiche definite, 117 da assegnare e 214 pre-istruttoria USR. Le pratiche presentate per la città di Teramo sono state in totale 323, di cui 67 oggetto di decreto di contributo, 3 in gara (per conoscere l’impresa affidataria), 23 archiviate/rigettate. Le pratiche autorizzate alla progettazione con miglioramento sismico e valutazione livello operativo, sempre su tutta la quota del cratere abruzzese, sono 772 di cui 633 concluse, 413 concluse positivamente, 48 concluse con declassamento, 32 archiviate, 110 non autorizzate. L’analogo dato a Teramo illustra un totale di 123 pratiche di cui 109 concluse, 77 concluse positivamente, 7 concluse con declassamento, 1 archiviate, 17 non autorizzate.
In linea con il Commissario Legnini, il Sindaco rimarca le lentezze che negli anni hanno caratterizzato il processo, sottolineando contestualmente l’impulso dato dai nuovi strumenti normativi: l’Ordinanza n. 100 che ora può e deve essere applicata anche alle pratiche già presentate, e il Decreto semplificazione con i poteri derogatori previsti per le opere prioritarie, complesse, strategiche e per i centri storici dei Comuni maggiormente colpiti.
Ed è il Sindaco D’Alberto a confermare a sua volta, la nuova tendenza che finalmente si registra a proposito della ricostruzione: “Si aprono nuovi e più incoraggianti scenari, e si può ragionevolmente sostenere che si è giunti ad un punto di svolta. Grazie all’impulso costante e sempre più deciso dei Sindaci, recepito prontamente dal Commissario Legnini, sono state radicalmente innovate le procedure della ricostruzione privata. L’obiettivo è di abbattere di due terzi i tempi per ottenere il contributo. I progetti presentati con le nuove procedure, in questi ultimi due mesi hanno prodotto risultati incoraggianti. E finalmente, sono stati adeguatamente coinvolti i progettisti, resi finalmente parte vitale del sistema e della filiera”.
“L’incontro di stamane col premier ha dimostrato ancora una volta che siamo tutti parte di un unico dramma – continua Gianguido D’Alberto – in primo luogo i Sindaci, ma analogamente e anzi specularmente, siamo tutti chiamati ad una azione condivisa e unanime per far si che la ricostruzione si inserisca nel binario atteso da troppi anni e non più procrastinabile. Abbiamo partecipato, due giorni fa, al bellissimo concerto di Stefano Bollani, che si è tenuto al tramonto sul lago di Campotosto. Un tramonto che sa di rinascita. Una suggestione molto emozionante che mi ha rimandato, anche qui specularmente, al chiarore dell’alba che deve affermarsi ora, invece, per le nostre terre. La bellezza di una proposta tanto carica di fascino è la bellezza dei nostri borghi, dei paesi, delle città offese dal sisma. Così come si è dimostrato con un concerto che il tramonto è luce e atmosfera di cui far tesoro, dobbiamo ora dimostrare, tutti insieme, che ci attende una nuova alba, che possiamo rinascere, che le macerie non ci abbattono ma che con gli uomini, gli strumenti, l’impegno, la bellezza che sono nostri, ce la faremo. Sentiamoci tutti parte di una stessa sofferenza ma soprattutto, ora più che mai, artefici di una nuova speranza”.