Ricotta replica a Di Pietrantonio su tariffe impianti sportivi

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PESCARA – L’assessore allo Sport del Comune di Pescara Nicola Ricotta, replicando   ieri all’intervento del consigliere Pd Di Pietrantonio sul presunto aumento delle tariffe degli impianti sportivi comunali, ha detto:

inesattezze, imprecisioni e soprattutto affermazioni infondate: sono quelle del consigliere Di Pietrantonio che, evidentemente, prima di prendere carta e penna, non ha neanche letto il Regolamento per l’applicazione delle nuove tariffe per l’utilizzo degli impianti sportivi comunali. I presunti aumenti del 23 per cento introdotti dal Comune dal primo gennaio riguardano esclusivamente le società professionistiche che a Pescara, fatta eccezione per la Società Delfino Pescara Calcio, non esistono.

Le società dilettantistiche, al massimo, avranno un aumento di 1 o 2 euro rispetto alle vecchie tariffe e soprattutto non c’è una sola società sportiva che a Pescara pagherà 100 euro per un palazzetto o un campo, tranne se parliamo di un torneo, che richiede l’uso di un impianto per una giornata intera, ma in questo caso la spesa viene ripartita fra tutte le squadre partecipanti. Basta con la demagogia del Pd, basta con allarmismi infondati che vengono puntualmente smentiti da fatti e documenti.

La montagna di sciocchezze, condite dalla solita demagogia del Pd, impongono alcune precisazioni su un provvedimento in realtà illustrato in ogni dettaglio già lo scorso anno, in fase di approvazione del bilancio comunale . Il nuovo prezziario entrato in vigore ieri è molto chiaro: gli aumenti sono innanzitutto del 23 per cento e non del 25 per cento, ma soprattutto è stata prevista una netta differenziazione tra le competizioni a ingresso libero e quelle a ingresso a pagamento, queste ultime ovviamente più elevate, e soprattutto gli aumenti vengono applicati esclusivamente alle società professionistiche che a Pescara non ci sono. Dunque non ci sarà mai nessuno che pagherà 100 euro per un palazzetto dello sport o un altro impianto; sulle squadre di promozione, che comunque a Pescara non ci sono, le cifre arrivano a malapena a circa 50 euro per le partite. Per le società dilettantistiche, quelle che operano a Pescara, gli aumenti sono irrisori: per gli allenamenti e le partite ci sono incrementi di 1 o 2 euro rispetto al vecchio prezziario, passando per alcuni impianti da 10 a 12 euro, per altri da 24 a 25 euro. In altre parole non basta leggere il prezziario e applicare il massimale previsto, ma bisogna leggere tutto il regolamento e verificare quando e a chi effettivamente vanno applicate le tariffe più elevate. A Pescara l’unica società che sosterrà costi elevati sarà di fatto la Delfino Pescara, l’unica che opera nel settore professionisti, e che sicuramente per l’utilizzo dello Stadio ‘Cornacchia’ non pagherà 100 euro, ma parliamo di somme superiori ai 1.300 euro per ogni partita o seduta di allenamento. Le famose 100 euro per l’utilizzo del PalaElettra 2, tariffa oggi riportata su un quotidiano, sono richieste solo nel caso di un torneo che impegni il Palazzetto per l’intera giornata, ma è evidente che quella somma viene ripartita tra tutte le squadre partecipanti, divenendo una tariffa irrisoria, proprio perché il Comune non deve fare cassa con le piccole società sportive. E poi parliamo dell’aumento: forse il consigliere Di Pietrantonio non si è accorto che in Italia è aumentata l’Iva sui servizi, salita al 21 per cento, incremento che ovviamente si è abbattuto anche sull’amministrazione comunale. Se sino a dicembre l’uso delle luci e degli impianti tecnologici costava per un’ora e mezzo 9 euro, da gennaio passiamo a 10 euro al PalaElettra; in altri palazzetti il costo è salito, per il Comune, da 11 a 12 euro, costi che l’amministrazione comunque deve sostenere con le proprie economie. Ancora una volta, dunque il consigliere Di Pietrantonio, ha perso una buona occasione per documentarsi prima di ululare alla luna, con la solita demagogia che continua a inanellare inesattezze: sino a oggi la conquista del titolo di Città Europea dello Sport 2012 ha comportato una spesa di 87mila euro, e non 500mila euro, visto che fanno fede fatture e documenti, e, con tutto il rispetto, non i titoli sui giornali. Piuttosto alle chiacchiere infondate del Pd, il governo di centro-destra sta rispondendo da due anni e mezzo con un fitto programma di interventi sugli impianti sportivi, per il rifacimento dei campi in sintetico di Rugby-calcio e di Baseball presso i Gesuiti, campi oggi richiestissimi da tutte le società, con il rifacimento del Campo Flacco, in viale Pepe, con l’ammodernamento dello stesso Stadio Cornacchia, consentendo a tutte le nostre strutture di essere oggi tra le migliori d’Italia, come hanno riconosciuto i vertici nazionali del Coni. Resta poi il sorriso amaro per un’ultima considerazione: alcuni giorni fa l’amministrazione comunale è stata pesantemente redarguita per aver concesso sostegni e aiuti economici irrisori alle piccole associazioni o società sportive che nel corso dell’anno hanno promosso eventi, iniziative o attività rivolte soprattutto ai più giovani. Oggi l’amministrazione, paradossalmente, è stata altrettanto pesantemente accusata di voler ‘ridurre sul lastrico’ le stesse piccole società applicando presunti aumenti sulle tariffe degli impianti, le stesse società alle quali avevamo elargito, sino a tre giorni fa, ‘contributi a pioggia’.

 

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