Lo rende noto l’assessore alle Finanze Adelchi Sulpizio .Accreditati in Tesoreria i 33 milioni del fondo di rotazione
PESCARA – A seguito dell’approvazione del piano di riequilibrio da parte della Corte dei Conti avvenuta lo scorso 24 novembre, è stata erogata ieri dal Ministero dell’Interno la somma di 33.480.299,44 euro a titolo di fondo di rotazione ex articolo 243 Ter del decreto legislativo n.267 del 2000. Tale somma sarà utilizzata: per il pagamento dei debiti fuori bilancio pregressi in approvazione in questi giorni da parte del Consiglio Comunale; per il pagamento degli atti di liquidazione sospesi presso l’ufficio di Ragioneria e di tutte le fatture che perverranno al Comune entro il 31 dicembre sia per le spese correnti, sia per quelle in conto capitale (cioè per i lavori effettuati dalle imprese sempre al 31 dicembre); per il ripristino delle somme aventi destinazione vincolata. Ricordiamo che tali somme dovranno essere restituite il 10 anni senza pagamento di interessi.
“E’ certamente una bella notizia per la città di Pescara – dice l’assessore alle Finanze Adelchi Sulpizio – nonché per le tante imprese che aspettano da anni di essere retribuite per i lavori svolti a favore dell’Ente e che nelle prossime settimane vedranno onorati i propri crediti. Con l’erogazione di tali risorse il Comune di Pescara esce dalla grave crisi finanziaria, motivo principale per cui si è fatto ricorso al predissesto. Si tratta di una importante iniezione di liquidità a favore del tessuto socio economico cittadino e non solo.Per questa Amministrazione è una vittoria che legittima la bontà di 18 mesi di lavoro e del piano proposto per rimettere in sesto i conti del Comune di Pescara. Sottolineo con soddisfazione che tutta la procedura è stata curata dagli uffici interni comunali, coordinati dal Direttore del Dipartimento Amministrativo Guido Dezio e dal dirigente della Ragioneria Andrea Ruggieri, che gestiranno anche l’esecuzione del piano. Ringraziamo gli uffici tutti per gli sforzi fin qui fatti e per quelli da fare, una scelta felice, quella di utilizzare le risorse interne all’Ente, che ha procurato anche ulteriori economie senza generare alcun dispendio economico a favore di professionisti terzi”.