Il Presidente della Commissione Politiche sociali propone che siano le famiglie ad anticipare la spesa che verrà poi rimborsata dal Comune
PESCARA – In vista della riapertura delle scuole il Presidente della Commissione consiliare Politiche sociali Salvatore Di Pino ha affrontato la problematica dei rimborsi dei libri di testo alle cartolibrerie e restituzione delle somme spese direttamente alle famiglie aventi diritto per limiti di reddito.
Ogni anno l’amministrazione comunale di Pescara infatti, sostiene circa 700 studenti delle scuole medie inferiori e degli Istituti superiori nell’acquisto dei libri di testo, con una spesa per l’Ente pubblico pari a 144mila euro l’anno, libri che in sostanza 700 ragazzi ricevono gratuitamente provenendo da famiglie con reddito molto basso.
L’attuale normativa prevede che il Comune espleti una sorta di ricerca di mercato fra le cartolibrerie della città, verificando la loro disponibilità ad anticipare la spesa per l’acquisto dei manuali presso gli editori, librerie che successivamente vengono rimborsate dal Comune.
Negli ultimi anni però tale sistema sta entrando in crisi per i ritardi registrati nel versamento dei rimborsi : per convenzione mentre l’acquisto dei libri avviene già tra agosto e settembre,le cartolibrerie dovrebbero essere rimborsate entro gennaio dell’anno successivo, ma ultimamente le somme dovute non sono state erogate prima di giugno, creando comunque gravi difficoltà anche alle aziende locali del settore.
Nessuna cartolibreria infatti,quest’anno ha dato la propria disponibilità nel primo bando comunale emanato per individuare i negozianti disposti a fornire i libri di testo agli utenti aventi diritto.L’amministrazione pescarese si è vista costretta ad emanarne un secondo a cui ha risposto solo una libreria di via Bologna che, tra l’altro, solitamente non tratta libri scolastici, ma che si è comunque resa disponibile a coprire il servizio.
La difficoltà è chiara secondo il Presidente Di Pino:
Le librerie di fatto devono pagare subito i fornitori e gli editori, al massimo entro 10 o 15 giorni dalla consegna dei testi, e a fronte di una spesa consistente, pari a 144mila euro, non possono più permettersi di attendere i tempi attuali di rimborso.
A questo punto, se da un lato dovremo garantire il massimo impegno per accelerare quanto più possibile la procedura di restituzione della spesa alle librerie, dall’altro occorrerà pensare all’istituzione, già dall’anno scolastico 2011-2012, di un sistema diverso, ipotizzando, ad esempio, il rimborso diretto agli utenti.
Per tali ragioni nella Commissione consiliare Politiche sociali che ha esaminato la problematica dei rimborsi dei libri di testo,il presidente ha inoltrato una proposta che riaffronteranno nei prossimi giorni anche con l’assessore delegato Roberto Renzetti:
In altre parole alle famiglie potremmo chiedere di anticipare personalmente la spesa per l’acquisto dei libri di testo avvalendosi di una qualunque cartolibreria cittadina, tra l’altro con la garanzia di poter usufruire di una maggiore percentuale di sconto rispetto al prezzo di listino. Sarà poi il Comune a rimborsare direttamente gli utenti, dietro la presentazione delle relative fatture, la spesa, con lo stesso sistema oggi già in vigore per l’erogazione delle borse di studio.
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