PESCARA – Prosegue il dialogo sul territorio, promosso dal presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa, per discutere del futuro delle Province e della riorganizzazione degli enti territoriali. Ieri mattina, durante la seconda riunione sull’argomento che si è svolta a Palazzo dei Marmi, Testa ha sottolineato che “bisognerebbe evitare battaglie di campanile e si deve ragionare in un’ottica di sviluppo, pensando anche alla salvaguardia delle funzioni più importanti delle Province”. Non è mancato un accenno polemico alla politica che “in questa fase – ha commentato il presidente – ha abdicato al suo ruolo, dando al governo Monti la possibilità di dar vita a una norma basata solo su parametri ragioneristici, e basta vedere l’effetto negativo che potrebbe avere su Pescara, capoluogo economico della regione a rischio di declassamento”.Come già avvenuto nel primo incontro, il presidente di Confindustria Pescara, Enrico Marramiero, ha espresso
“preoccupazione per le aziende e le famiglie. E’ inutile quindi fare discorsi di campanilismo. Per quanto ci riguarda siamo per la Provincia di Pescara- Chieti, che di fatto esiste già e anche come Confindustria ci stiamo muovendo in questa direzione”. Ha raccolto consensi la proposta di Nicola Mattoscio, presidente della Fondazione Pescarabruzzo, di guardare a “Pescara-Chieti come punto di partenza di una piattaforma unica regionale. Il traino della regione è l’area metropolitana”, ha detto con convinzione ricordando tutte le infrastrutture che esistono in questo territorio.
Tra gli interventi di oggi anche quello di Maurizio Vicaretti, dell’ordine provinciale degli ingegneri, che ha chiesto uno scatto di nervi alla classe politica affinché “si riprogetti tutto per andare avanti” mentre Mauro Angelucci, presidente di Confindustria Abruzzo, ha parlato della necessità di “ottenere benefici per le imprese. Il mondo cambia e la politica non lo capisce”. Oggi c’erano anche il presidente della Camera di commercio Daniele Becci, il direttore della Cna Carmine Salce, il presidente e il direttore della Caripe, Pino Mauro e Bruno Presidente, i rappresentanti di Ordine degli agronomi e Coldiretti, con i responsabili dei sindacati, oltre al parlamentare del Pd Vittoria D’Incecco. Dopo aver ascoltato tutti Testa ha auspicato che
“nel dibattito regionale che si sta sviluppando in questi giorni si cerchi di volare alto, cercando di capire le esigenze vere di imprese e famiglie. Noi, senza voler primeggiare su nessuno e senza dichiarare guerra a nessuno, partiamo dal presupposto che esiste già un’area, Pescara Chieti, che può essere volano di sviluppo e quindi una buona base di riordino delle quattro Province”.