Ieri a L’Aquila la riunione del Cal, oggi a Pescara incontro in Provincia promosso del presidente Testa
PESCARA – Si è svolta ieri a L’Aquila una riunione del Cal (Consiglio delle Autonomie locali) durante la quale sono emerse molteplici proposte sulla futura composizione delle Province abruzzesi.Il presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa al termine di tale riunione ha ribadito che per quanto riguarda Pescara il progetto che si continua a sostenere è quello della creazione della Provincia Appennino- Adriatica, comprensiva delle attuali Province di Pescara, Chieti e Teramo.
Ha detto ancora Testa:
In Abruzzo, quindi, rimarrebbero due sole Province: la Appennino Adriatica e L’Aquila. Ribadisco che si tratta di una proposta che ha concretamente le gambe per camminare perché oltre a rispettare, ipoteticamente, il criterio del risparmio seguito dal Governo assicurerebbe alla nuova Provincia una forza e una attrattività notevole, considerato che si andrebbe a creare una realtà con un territorio molto ampio e dotata di tutte le infrastrutture necessarie, con dei nuclei e delle direttrici di sviluppo già ben delineati nonché una vocazione economica che spazia in tutti i settori. Sabato continuerò a raccogliere idee e proposte nel corso di un incontro che ho convocato in Provincia, il secondo su questo tema. Ho invitato alle 10, in Provincia, i rappresentanti dei sindacati, delle associazioni dei consumatori, delle cooperative e degli ordini professionali, insieme ai vertici di Inps, Inail, Agenzia delle Entrate, i responsabili delle associazioni culturali e di Fondazione Pescarabruzzo, Banca Caripe e associazioni di volontariato. Il mio scopo è di ascoltare tutti, capire gli umori, ma anche spiegare come si procederà e cosa è stato fatto fino ad oggi. Non posso nascondere, però, i fortissimi dubbi per una riforma che sta mettendo i vari territori uno contro l’altro e i cui effetti sono decisamente nebulosi dal punto di vista pratico, senza tacere che nessuno sa ancora quanto si risparmierà. Nella tabella sulla spending review elaborata dalla Ragioneria generale dello Stato emerge che il riordino delle Province non produrrà alcun risparmio per cui mi chiedo il motivo di tanto affannarsi se non esiste un disegno chiaro del Governo.
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