Lo ha affermato l’assessore all’Ambiente Isabella Del Trecco riferendo i dati delle analisi effettuate su campioni di sabbia utilizzata per lavori di ripascimento del litorale di Porta Nuova
PESCARA – L’assessore all’Ambiente del Comune di Pescara Isabella Del Trecco ha ufficializzato l’esito dei campionamenti effettuati sulla sabbia proveniente dal dragaggio del porto turistico Marina di Pescara ,che l’amministrazione comunale sta utilizzando per il ripascimento della riviera sud . Dopo aver ricevuto le certificazioni l’assessore ha detto che tale sabbia è di ottima qualità: il materiale prodotto dall’escavazione dei fondali risulta essere composto per il 98,28 per cento da sabbia, e solo per il 17,2 per cento dal limo, di fatto già ripulito dal mare. E’ quanto emerso dalle analisi dei tre campioni prelevati il 29 aprile e poi ancora il 2 maggio e il 3 maggio e fatti analizzare, per avere la certezza circa la qualità del materiale stesso. Intanto le operazioni, ieri parzialmente ostacolate dal cattivo tempo, riprenderanno oggi a regime, cominciando a spostarsi verso sud, per terminare il ripascimento della vasca 4 e iniziare la vasca 5.
Ha ricordato la Del Trecco:
finalmente, dopo la corsa contro il tempo che ci ha visti impegnati per mesi, oggi il ripascimento del litorale sud è in pieno svolgimento grazie ai fondi regionali ufficializzati lo scorso 27 dicembre , ossia 150mila euro utili destinati a finanziare il ripascimento del tratto di litorale sud compreso tra Fosso Vallelunga e il confine con Francavilla al Mare, escludendo invece tutto il tratto precedente, compreso tra Fosso Vallelunga e piazza Le Laudi, ugualmente colpito da 18 anni di erosione. A quella somma si è aggiunto il fondo del Comune, che per la prima volta ha istituito in bilancio un capitolo ad hoc destinato alla lotta contro l’erosione stessa, intervenendo con 50mila euro iniziali, poi divenuti 80mila euro, già previsti e stanziati, proprio per garantire lo svolgimento delle operazioni di ricarica della sabbia nel tratto escluso dalla Regione e venire incontro alle necessità degli operatori del mare, estendendo il ripascimento sino a piazza Le Laudi.
Tra le opzioni a disposizione, abbiamo scelto di utilizzare per il ripascimento la sabbia dragata dal porto turistico che le analisi hanno dimostrato sin dal primo momento essere di buona qualità e, come previsto nel progetto, quella stessa sabbia verrà letteralmente ‘sparata’ sull’arenile attraverso una condotta, lunga quasi un chilometro, che è stata installata per alcuni giorni lungo la linea di battigia, in modo da abbattere i costi legati al trasporto del materiale sulla spiaggia. Nelle scorse settimane è stata indetta la gara d’appalto per un importo complessivo pari a 230mila euro e tra le imprese che hanno partecipato l’intervento è stato aggiudicato alla Rossi Renzo Costruzioni Srl di Marcon, in provincia di Venezia, per 162mila euro. L’impresa è arrivata a Pescara lo scorso 15 aprile per avviare le operazioni preliminari di allestimento del cantiere imponendo all’amministrazione l’adozione di alcune misure di sicurezza e cautela: in sostanza a partire dallo scorso 16 aprile avevamo istituito il divieto di accesso nel tratto di arenile compreso tra lo stabilimento balneare Le Canarie e Fosso Vallelunga ‘per consentire all’impresa esecutrice delle operazioni occorrenti all’accumulo delle sabbie prelevate con il dragaggio del porto turistico Marina di Pescara, di impiegare mezzi di movimento terra nel tratto di spiaggia indicato garantendo la pubblica incolumità’. Sistemate le condotte, abbiamo però deciso di consentire ai balneatori l’utilizzo e l’accesso su una parte della spiaggia per avviare comunque le operazioni di pulizia e allestimento dell’arenile e non giungere in ritardo all’apertura della stagione. Per tale ragione il sindaco Albore Mascia ha firmato una seconda ordinanza con la quale abbiamo limitato il divieto di accesso sulla spiaggia all’area compresa tra la riva e sino a 10 metri verso monte, estendendo però il provvedimento al tratto di litorale compreso tra lo stabilimento balneare Le Canarie e sino al confine con Francavilla.
L’ordinanza resterà in vigore sino al 15 maggio, masi punta a concludere prima le opere restituendo il litorale alla libera fruizione degli utenti. E intanto ogni concessionario può comunque accedere a mare tramite un passaggio provvisorio oltre il tubo di messa in opera, ferma restando la responsabilità dei gestori stessi degli stabilimenti per eventuali danni a cose o persone. Lo scorso 26 aprile, come da contratto, l’impresa ha avviato la sistemazione del cantiere per avviare l’escavazione dei fondali; lo scorso 29 aprile l’Azienda Porto Turistico Marina di Pescara ha iniziato il dragaggio dello scalo, cominciando a immettere nelle condotte la sabbia, sparata inizialmente nell’area della spiaggia libera comunale antistante la struttura del Paolo VI, dove verrà custodita la sabbia di scorta, ossia quella che non verrà spalmata dinanzi alle concessioni, ma verrà conservata per poter fronteggiare le emergenze determinate da eventuali mareggiate estive.
Ha proseguito l’assessore:
lo scorso 5 maggio è iniziato il ripascimento vero e proprio del litorale, alla presenza di alcuni concessionari che hanno assistito all’intervento: l’idrovora ha iniziato a ‘sparare’ sabbia nella cosiddetta ‘vasca 4’, ossia quella antistante le concessioni Le Paillotte e La Playa, le prime che beneficeranno del ripascimento. Le operazioni proseguiranno per alcuni giorni, quindi si sposteranno più a sud, dinanzi alla ‘vasca 5’, interessando le concessioni del Circolo della Vela, Tramonto, Coralba e altre. Infine punteremo sulla ‘vasca 6’. Complessivamente l’Azienda Marina di Pescara dovrà dragare circa 35mila metri cubi di sabbia che verrà distribuita in modo assolutamente equo tra tutte le strutture che ne hanno bisogno. E intanto in mattinata sono arrivati i risultati delle analisi effettuate sui campioni di sabbia prelevati in tre date diverse: il primo campione risale alla sabbia dragata il 29 aprile e risulta composto per il 98,28 per cento da sabbia, per il 17,2 per cento da limo; il campione del 2 maggio risulta essere costituito per il 97,28 per cento da sabbia, 17,2 per cento limo, 10 per cento argilla; per il 3 maggio abbiamo il 97,28 per cento sabbia, 17,2 per cento limo, 10 per cento argilla. In tutti i casi parliamo di materiale di buona qualità che, dopo alcuni giorni, ha già assunto la colorazione dorata tipica della riviera sud, grazie all’azione del mare che in modo naturale ha lavato il materiale consentendo la rinaturazione della spiaggia.