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Ripresa movida in Piazza Muzii, esito commissione

da Redazione

calici movidaPESCARA – “La presenza di un controllo fisso, rigoroso e certo da parte delle Forze dell’Ordine, a garantire il rispetto delle regole anti-Covid e di ordine pubblico, sembra essere la chiave di volta per consentire da un lato la riapertura dei locali nell’area della Movida e, dall’altro, la pacifica convivenza con chi in quelle aree ci vive e abita. Lo hanno chiesto gli esercenti tramite i rappresentanti di categoria, lo chiedono i cittadini aderenti al Comitato ‘Tranquillamente Battisti’ che oggi non sono intervenuti nella seduta di Commissione che avrebbe voluto sentire le loro ragioni, ma hanno inviato un documento per riassumere la loro posizione. Che non è ovviamente contraria alla riapertura dei locali, non pone problematiche inerenti gli orari di attività, ma chiede il rispetto delle norme inerenti la somministrazione di alcol, il rispetto delle aree private che devono restare libere da tavoli e sedie e l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale per scongiurare la diffusione del contagio. Ora faremo la sintesi di tutte le istanze raccolte che dovranno essere sottoposte alla giunta e al Comandante della Polizia municipale Palestini per individuare velocemente la strada per consentire a decine di esercenti di riprendere il proprio lavoro”.

Lo ha detto il Presidente della Commissione Attività Produttive Fabrizio Rapposelli al termine della seduta odierna dedicata al problema dei locali dell’area della Movida-piazza Muzii che hanno scelto di non riaprire per ora le proprie attività considerando le incertezze normative soprattutto nazionali ancora in essere inerenti quali siano gli Organismi deputati al controllo del comportamento degli avventori. Invitati oggi i cittadini aderenti al Comitato ‘Tranquillamente Battisti’ che per ragioni tecniche non sono riusciti a garantire il collegamento web con la Commissione cui hanno però inviato un documento.

“Dopo aver sentito le ragioni, le istanze e le preoccupazioni delle Associazioni di categoria, ovvero degli esercenti, che con mille timori e paure si affacciano verso la ripresa del lavoro nella Fase II dell’emergenza Covid-19, ci è parso naturale dare voce anche ai cittadini, ovvero a chi nelle aree della movida comunque ci vive, ci abita, e in qualche modo vive anche gli effetti del fenomeno – ha spiegato il Presidente Rapposelli –. E soprattutto ci siamo posti un obiettivo ambizioso, ovvero cercare e trovare un punto d’incontro per consentire una ripresa tranquilla dell’attività economica. E noi un elemento comune di fatto lo abbiamo trovato, ovvero sia dalle parole delle Associazioni di categoria che dalla lettera del Comitato emerge una esigenza lampante: la certezza delle regole soprattutto la certezza di controlli per far rispettare quelle regole. I residenti hanno voluto riepilogare quelle che sono le norme più stringenti che le Forze dell’Ordine dovranno far rispettare, ovvero la regolamentazione dell’occupazione del suolo pubblico: ferme restando le disposizioni contenute nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri prima e nelle delibere comunali poi, che consentono di ampliare le aree occupate da sedie e tavoli esentando, in questa prima fase, gli operatori dal pagamento della relativa tassa, i residenti ricordano che comunque andranno lasciati liberi gli spazi necessari per il transito dei mezzi di soccorso e l’accesso ai garage privati, e poi il rispetto della disciplina per l’utilizzo delle servitù di pubblico passaggio e della piazza Muzii, piccole regole scontate che è evidente ritroveremo in modo rigoroso all’interno della delibera.

Poi la legge nazionale sugli orari e gli spazi adibiti alla somministrazione di alcol, che riguarda tutti gli esercizi, non solo quelli concentrati nell’area della movida via Cesare Battisti-piazza Muzii, e, infine, il rispetto della normativa anti-Covid 19 che impone a tutti di mantenere il distanziamento sociale di almeno 1 metro tra un individuo e l’altro e l’uso delle mascherine, dei guanti e dei gel igienizzanti. Nella lettera non si fa mai menzione ad alcuna posizione pregiudiziale inerente gli orari di lavoro delle attività, dunque è evidente che è possibile per l’amministrazione aprire velocemente una riflessione esaustiva sulle proposte avanzate dalle Associazioni di categoria. E qui c’è il comune denominatore – ha insistito il Presidente Rapposelli -: l’esigenza di garantire, da parte dell’amministrazione comunale e delle altre Istituzioni coinvolte, i controlli rigorosi sul rispetto di leggi che sono valide per tutti i cittadini e per tutte le città. E’ dunque su questo tema che ora dovremo dirottare il dibattito aprendo subito un confronto con l’amministrazione comunale e con il Comandante della Polizia municipale Palestini perché, a questo punto, la strada della mediazione è non solo auspicabile, ma possibile e percorribile”.

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