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Ripristino balneazione in via Galilei via Leopardi a Pescara

da Redazione

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Sospiri: “Riviera completamente balneabile, da nord a sud. Rimossi infatti anche gli ultimi divieti di balneazione ancora esistenti sul litorale nord all’altezza di via Galilei e via Leopardi”

PESCARA –“L’estate pescarese 2020 si apre con una riviera completamente balneabile, da nord a sud. Con provvedimento firmato dal Dipartimento delle Infrastrutture, trasporti e mobilità, la Regione Abruzzo ha rimosso infatti anche gli ultimi divieti di balneazione ancora esistenti sul litorale nord all’altezza di via Galilei e via Leopardi. Dunque a oggi, ad eccezione della foce del fiume, tuffi e bagni sono consentiti ovunque. Un risultato straordinario ottenuto grazie ai 23 interventi strutturali messi in atto sull’intera rete depurativa, progettati, finanziati e in parte attuati o in corso di appalto, e alle prime opere realizzate sul porto di Pescara, con l’apertura della diga foranea e la realizzazione della barriera soffolta, cui a breve si aggiungeranno gli altri cantieri portuali che hanno superato l’esame di compatibilità idraulica e possono partire, e parliamo di investimenti per 57milioni di euro a spanne”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri nel corso della conferenza stampa odierna tenuta con il sindaco Carlo Masci per ufficializzare il provvedimento, alla presenza anche dell’assessore delegato Nicla Di Nisio, e dei dirigenti Emilia Fino e Fausto Di Francesco.

“Il mare e la spiaggia rappresentano indiscutibilmente la punta di diamante del turismo abruzzese e, ancor più, pescarese – ha ricordato il Presidente Sospiri –. Lo abbiamo sempre ribadito, ci abbiamo creduto, e abbiamo difeso in ogni modo il nostro litorale che produce oltre mille posti di lavoro ogni anno senza considerare l’indotto, ovvero tutti coloro, piccole e medie imprese del territorio e anche dell’hinterland, che beneficiano della presenza di utenti sulla spiaggia, bagnanti che poi mangiano nei nostri ristoranti, dormono nei nostri alberghi e B&B, visitano i nostri musei, e fanno la spesa nei nostri negozi. Oggi veniamo da una stagione già molto difficile, non nascondiamocelo e tale consapevolezza ci ha indotto a moltiplicare gli sforzi per fronteggiare una problematica storica, grazie all’impegno di un ottimo comparto tecnico, con l’architetto Fino e l’architetto Di Francesco per il Comune e il dottor Gerardini per la Regione Abruzzo. Non abbiamo voluto semplicemente subire una normativa europea, ma abbiamo cercato un confronto.

Diciamolo chiaramente: l’acqua di Pescara era ed è pienamente balneabile e se non dovesse esserlo per un fatto eccezionale torneremo sull’argomento perché la salute dei cittadini è più importante della balneazione, ovviamente. Dai campionamenti del 2019 e dei primi mesi del 2020 sapevamo già che l’acqua era balneabile, ma occorrevano un tot numero di prelievi che eravamo pronti a effettuare, ma è arrivato il Covid che ha imposto anche un fermo operativo per chi doveva fisicamente recarsi a eseguire i campionamenti, perché con lo smart working non si possono fare prelievi.

L’eccezionalità della prova è quella di aver recuperato tre mesi di fermo, nella massima trasparenza, perché i risultati dei prelievi sono visibili a tutti e pubblicati e abbiamo dimostrato alla Commissione Europea e al Ministero della Salute la nostra serietà nel prendere impegni stringenti per la risoluzione definitiva e strutturale del problema della balneazione, attraverso la captazione delle acque di prima pioggia, la riqualificazione dell’asta fluviale, i lavori al porto, la diga foranea e ogni altra misura utile. A oggi possiamo dire che il nostro mare è balneabile ovunque. Abbiamo risolto tutti i problemi? No, ma possiamo garantire che continueremo a seguire l’andamento della stagione con la stessa pressione e avvieremo tutte le opere per rendere definitiva la balneabilità del nostro mare che consideriamo una delle nostre principali risorse anche economiche”.

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