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Ripristino servizi di assistenza a Pescara solo per gennaio:” Un contentino blando”

da Redazione


foto protesta in piazza ItaliaLo afferma il dott. Cerolini  ribadendo  che è vergognoso scherzare con i bisogni di gente che sta male e annunciando nuove manifestazioni di protesta

PESCARA – Il Coordinatore cittadino di Forza Italia, Guido Cerolini dopo aver appreso della nuova determina sottoscritta dal neo-dirigente del settore del Comune di Pescara ,con l’avallo della giunta Alessandrini e dell’assessore delegato Giuliano Diodati, in base alla quale viene  ripristinata una parte delle ore di assistenza domiciliare tagliate , è intervenuto ieri con una nota di denuncia  ed ha sottolineato  l’inadeguatezza di tale ripristino definendolo “una vera beffa, una presa per i fondelli da parte di un governo comunale Pd che non perde occasione per mortificare le fasce più fragili della popolazione, costringendole a supplicare aiuti dovuti sotto il Comune”.
“Evidentemente il sindaco Alessandrini pensa che con un contentino blando metterà a tacere una protesta motivata e importante, un comportamento da condannare senza se e senza ma – ha commentato il Coordinatore Cerolini –. Nei giorni scorsi abbiamo assistito e partecipato alla protesta in piazza Italia di una minima parte di quelle 150 famiglie che, dall’oggi al domani, si sono viste tagliare i servizi di assistenza domiciliare: per una sessantina di nuclei il servizio è stato completamente cancellato, per circa 90 persone è stato ridotto al minimo, 5 ore a settimana appena, per malati di Alzheimer, Parkinson, tetraplegici, invalidi al 100 per cento. In realtà quel taglio irresponsabile era nell’aria da settembre scorso, quando l’ho pubblicamente denunciato, subito smentito dall’assessore Diodati. L’amara sorpresa d’autunno era infatti contenuta in una determina del 31 luglio scorso, pubblicata solo il 31 agosto, in cui si parlava della proroga dei servizi. In sostanza, per il Comune di Pescara è scaduto, il 6 agosto 2015, e il sindaco Alessandrini ha irresponsabilmente avviato una nuova gara d’appalto per la copertura del servizio sino al 31 marzo 2016, ossia pochi mesi. Peccato che sia nella proroga che nella nuova gara d’appalto avesse previsto il taglio drastico del servizio di assistenza domiciliare socio-assistenziale (Sad), Domiciliare integrata (Adi), per anziani e disabili, e del Trasporto disabili, che fanno parte dei Liveas, ossia dei Livelli essenziali di assistenza. Ovvero: con l’appalto triennale 2012-2015 la nostra giunta di centro-destra aveva previsto una spesa di 1milione 499mila 189,62 euro annuale, per la copertura di 90mila ore lavorative annuali, ossia 7.500 ore al mese di assistenza. Nella nuova gara d’appalto hanno operato una contrazione abnorme del monte ore lavorativo che è passato a circa 1.200 ore al mese. Ho subito denunciato tale scelta scellerata e irresponsabile dell’assessore Diodati ricordando che quel taglio si sarebbe riversato sulle spalle dei cittadini che hanno il diritto di usufruire dell’assistenza del Comune a causa di condizioni socio-sanitarie di forte precarietà. Ho denunciato – ha detto il Coordinatore Cerolini – che ciascun utente si sarebbe visto ridurre in maniera drastica le ore di assistenza, con la disperazione di tutti quegli anziani non si possono permettere l’eventuale ricorso a privati e che oggi versano in condizioni di abbandono. L’assessore Diodati lo scorso autunno mi ha smentito: oggi si è invece avverato ciò che era scritto nei documenti approvati dal sindaco Alessandrini. Va chiarito che il taglio era facilmente evitabile: bastava fare scelte politiche sensate, rinunciando a concertini, festarelle e cotillon, come ai concerti di Capodanno per 50mila euro di spesa, o ai 12mila euro sperperati per il Festival delle Letterature o ai 35 mila euro buttati dalla finestra per il Future Fest, e bastava dirottare quelle somme disponibili in cassa a favore di chi ne aveva più bisogno. Pressato dalla protesta delle famiglie e degli operatori, l’assessore Diodati pochi giorni fa ha promesso che, nelle more della nuova gara per 1milione 700mila euro, avrebbe comunque garantito un ripristino del servizio domiciliare a favore di chi ne era stato privato. E oggi scopriamo l’ennesima beffa: aggiudicata la garetta per affidare il servizio teoricamente fino al 31 marzo, in effetti l’assessore Diodati ha determinato il ripristino di una parte delle ore decurtate, ossia 300 a fronte delle 386 tolte, che, tradotto in numeri, significa aver restituito in media appena 2 ore di assistenza a ciascuno dei 150 malati penalizzati. Ma, la cosa ancora più amaramente drammatica, è che il ripristino delle 300 ore partirà da domani, lunedì 25 gennaio, e andrà avanti fino a fine gennaio, ossia appena sei giorni. Da che si desume facilmente che dal primo febbraio quelle 150 famiglie, cui il Comune pensa di aver ora ‘regalato’ 2 ore di assistenza, comunque resteranno di nuovo a piedi, sole, abbandonate, in attesa di aprile. Credo che francamente mai nessuna amministrazione, prima d’ora, abbia osato prendersi gioco in maniera tanto spudorata della cittadinanza, scherzando con i bisogni di gente che sta male e questo è vergognoso. A questo punto – ha aggiunto il Coordinatore Cerolini – ritengo nostro dovere morale e istituzionale chiedere l’attenzione degli Organi deputati per una verifica sul come vengono spesi i soldi pubblici da parte della giunta Alessandrini. Ma soprattutto ci mobiliteremo per tornare di nuovo in piazza a inizio febbraio per far sentire il fiato della città sul collo di una giunta inadeguata, ricordando che il taglio dei servizi si protrarrà ben oltre il 31 marzo, visto che a oggi non è ancora neanche stata pubblicata la nuova gara per il riaffidamento delle attività di assistenza dal primo aprile 2016 per 1milione 700mila euro”.

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