Le scritte dei writer ricoprivano completamente le due fasce laterali di marmo e travertino dell’asse
PESCARA – Sabato scorso è stato ultimato l’intervento di ripulitura delle mura del Ponte Risorgimento a Pescara: per due giornate i mezzi e gli addetti della Attiva hanno lavorato per eliminare tutte le scritte dei writer che ricoprivano completamente le due fasce laterali di marmo e travertino dell’asse. Un’operazione condotta con l’utilizzo dell’idropulitrice e della speciale sabbiatrice sperimentata lo scorso inverno sulla recinzione della Riserva naturale dannunziana e in piazza Marino Di Resta. L’intervento si è rivelato più difficile del previsto, a causa delle nuove vernici spray sempre più resistenti, ma alla fine il ponte è tornato bianco. La Attiva ha poi effettuato anche il lavaggio dei marciapiedi e della strada per l’eliminazione della sabbia caduta a terra a tutela dei pedoni.L’amministrazione comunale dovrà ora studiare delle misure per tutelare strutture come il Ponte Risorgimento che non possono periodicamente diventare una ‘tavolozza’ per aspiranti artisti che in realtà si limitano a imbrattare il territorio
Il Presidente della Commissione Lavori pubblici Armando Foschi, consigliere delegato all’Igiene urbana, che ha seguito l’intervento per conto dell’amministrazione comunale,ha sottolineato:
una città imbrattata è evidentemente una città che non piace e che conferisce al territorio, inevitabilmente, un aspetto trascurato e trasandato . La realtà è che una cosa sono i murales realizzati da writer professionisti, solitamente in zone della città ben individuate, con una ispirazione e finalità artistiche ben rintracciabili; altra cosa sono le scritte senza senso, spesso solo delle sigle che dei vandali si limitano a tracciare su tutte le pareti disponibili della città, con il chiaro intento di lasciare la propria firma, non per farsi individuare, ma semplicemente per certificare il proprio passaggio. Vandali che di solito agiscono di notte, armati di bombolette spray, lasciando il segno su ponti, piloni, pareti degli edifici, persino le panchine. Dallo scorso inverno, attraverso il Coordinamento delle Politiche giovanili presieduto da Vincenzo D’Incecco, e il Museo delle Genti d’Abruzzo, abbiamo avviato un lavoro di ricognizione per verificare l’entità dei due fenomeni a Pescara e soprattutto per cercare di capire come meglio convogliare l’energia positiva individuabile attraverso quei disegni, creando delle occasioni di espressione ai giovani artisti, ma punendo chi si limita a sporcare e deturpare. E mentre il lavoro del Tavolo va avanti, stiamo però provvedendo anche a ripulire le zone più esposte e frequentate della città, che oggi rappresentano elemento di degrado per il territorio. Tra le priorità c’è stato il Ponte Risorgimento, luogo storico che sino a quarantotto ore fa appariva completamente ricoperto da sigle di ogni colore, un segnale di degrado inconcepibile per la città. Peraltro mentre la stagione estiva sta per concludersi, il centro storico tornerà tra poche ore a popolarsi di centinaia di ragazzi, dunque anche il Ponte riprenderà a ospitare il via vai di persone dirette verso Pescara vecchia. Per tale ragione per due giorni siamo intervenuti con due squadre della Attiva, un’idropulitrice e la sabbiatrice che ci hanno permesso di riportare le due fasce laterali del Ponte, in marmo e travertino, al loro biancore, eliminando le scritte. L’appello alla città è ovviamente quello di aiutarci a tutelare il nostro patrimonio, allertando le Forze dell’Ordine se dovessero avvistare eventuali writer intenti a lasciare di nuovo la propria firma sull’asse, mentre con le altre Istituzioni dovremo individuare una misura utile a tutelare il nostro patrimonio.