PESCARA – Ieri mattina, presso la Capitaneria di Porto di Pescara, si è svolta la seduta straordinaria del consiglio provinciale, per volontà del presidente Antonio Di Marco.Oltre ai consiglieri provinciali e ai dirigenti, erano presenti il Comandante della Capitaneria di Porto di Pescara Enrico Moretti, il viceprefetto aggiunto Ida De Cesaris, il vicesindaco Enzo Del Vecchio, i membri delle commissioni grandi infrastrutture e ambiente del consiglio comunale di Pescara e i rappresentanti delle associazioni ambientaliste.
All’ordine del giorno, la delibera: “Atto di indirizzo per azioni finalizzate al risanamento e alla riqualificazione del Corridoio ecologico d’acqua del fiume Aterno – Pescara”.
“Abbiamo subito accolto la proposta del presidente Di Marco di organizzare qui in Capitaneria un consiglio straordinario – ha esordito il comandante Moretti -. Dobbiamo affrontare, infatti, in maniera condivisa le problematiche che riguardano il porto e lo dobbiamo fare analizzandole nella loro interezza. Quindi, partendo dalla sorgente del fiume”.
“Ho voluto fortemente questo momento di confronto con tutte le realtà interessate e protagoniste attive del futuro del nostro fiume e del nostro porto – ha aggiunto il presidente Di Marco –, perché questa sfida riguarda tutti. In particolare i sindaci, molti dei quali oggi ricoprono il ruolo di consiglieri, che devono assumere la piena consapevolezza che questa sfida verrà vinta solo se combattiamo compatti e tutti dalla stessa parte. Ognuno deve avere cura del fiume. Dobbiamo recuperarlo, riprenderci ciò che è nostro e da qui ripartire”.
Subito dopo l’apertura, il consiglio si è chiuso per consentire interventi esterni. A prendere per primo la parola è stato il vicesindaco Enzo Del Vecchio, che ha ricordato quanto stabilito durante la riunione di giovedì scorso, convocata dal presidente della Regione Luciano D’Alfonso per fare il punto della situazione sul porto.
“Oltre al dragaggio in atto che entro quindici giorni consentirà la rimozione di 30.000 metri cubi di materiali -afferma il vice sindaco – riteniamo fondamentale l’avvio successivo dell’opera a difesa del porto che prevede la realizzazione di una barriera soffolta perché sarà l’ossatura degli interventi previsti dal Piano Regolatore Portuale (Prp). Si tratta di una ipotesi operativa di lavoro, consentita dalla realizzazione di una vasca di colmata presso il porto di Ortona. Il provveditore si e’ impegnato a portare a compimento entro due mesi la progettazione di una banchina di circa 5.000 metri quadrati all’altezza della Madonnina, che potrà essere usata anche come vasca di colmata. L’Amministrazione intende portare a compimento del cammino il Prp e sfruttare al meglio le risorse disponibili. Dall’incontro di giovedì si parla di una cifra che va oltre 7 milioni di euro, di cui 1,9 dal Provveditorato, 1 milione dallo sblocca Italia e 3,5 dalla Regione, più 800 mila per dragaggio in atto”.
Subito dopo sono intervenuti Pagnanelli, Di Giampietro e Padovano, nonché Edvige Ricci (Mila donnambiente).
La seduta si è conclusa poco dopo le 12, con l’approvazione all’unanimità della delibera all’odg, integrata con due emendamenti presentati dalla minoranza.