Il capogruppo Pdl Sospiri commenta
PESCARA – Il capogruppo del Pdl in Comune Lorenzo Sospiri è intervenuto ieri sul provvedimento ministeriale relativo alla riperimetrazione della Riserva naturale dannunziana di Pescara ed ha affermato che il Consiglio dei Ministri non ha impugnato la legge regionale su tale riperimetrazione certificando la correttezza delle procedure adottate dal Consiglio regionale.
Anche se la Regione Abruzzo dovrà intervenire sul dispositivo ascoltando le esigenze pubbliche manifestate dal Comune di Pescara rimangono gli effetti positivi di quella legge che ha consentito alla città di Pescara di dotarsi di un parco più esteso. Ricordiamo che grazie alla legge approvata all’unanimità in Consiglio Regionale il 22 dicembre 2011 la riserva dannunziana sarà più grande e collegata al mare, infatti è previsto un ampliamento di circa 29 ettari, per una superficie complessiva di 85, che consentirà un collegamento diretto, ora inesistente, con mare ed entroterra, e impedirà ulteriori cementificazioni delle aree limitrofe. Il progetto di legge era stato proposto dai consiglieri regionali Maurizio Acerbo (Prc) e Antonio Saia (Pdci) .Ha detto ancora Sospiri:
quest’oggi il Consiglio dei Ministri ha esaminato senza sollevare alcuna eccezione né tantomeno impugnare la legge regionale con la quale è stata riperimetrata la Riserva naturale dannunziana, ampliandone i confini a tutela delle aree poste tutt’attorno a quello che rappresenta un autentico polmone d’ossigeno per il capoluogo adriatico, una risorsa inestimabile da proteggere. La decisione del Consiglio dei Ministri ha sostanzialmente certificato la correttezza delle scelte e soprattutto delle procedure adottate dalla Regione Abruzzo che ha dotato Pescara di un enorme parco di almeno 85 ettari.
Ovviamente, come deciso nel corso di una seduta straordinaria del Consiglio comunale, ora si aprirà una fase di riflessione e di approfondimento del provvedimento legislativo, sicuramente perfettibile tenendo conto della salvaguardia degli interessi pubblici, dell’individuazione razionale delle aree da inserire nella Riserva, della verifica della disciplina dell’arenile con particolare riferimento alla tutela delle attività balneari presenti e della previsione di risorse economiche a carico della Regione Abruzzo per la parziale copertura degli oneri derivanti dall’ampliamento della Pineta. L’approfondimento riguarderà alcune partite che non hanno a che vedere con i 34 ettari di riserva naturale, ma riguarda ad esempio il terreno della Rai che è una struttura pubblica, che non realizzeremo all’interno della Riserva, ma altrove, e che è oggetto di trattativa in attesa del Pan, il Piano di Assetto naturalistico.
Così come la richiesta rivolta alla Regione di istituire un fondo per contribuire ad attrezzare l’area: la Riserva dev’essere fruibile in termini ambientali, comportando uno sforzo economico che Pescara non può sostenere da sola, occorrono dunque ulteriori risorse e le chiederemo insieme, con forza, alla Regione. Credo che quella legge sia stato un grosso provvedimento in termini ambientali per la città, anche per il valore identitario della riserva dannunziana che meritava un investimento anche per il futuro, perché ci permetterà di avere un ‘polmone verde’ al centro della città, passando dalla collina al mare, con accanto il grande giacimento culturale dell’Aurum, vicino alla riviera di Porta Nuova e al grande Polo didattico dell’Università.
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